I PRIMI 1,4 MILIARDI PER SUPERARE QUOTA 100

Nei prossimi giorni la Manovra di Bilancio 2021 dovrà essere approvata definitivamente dal Senato, in forma “bloccata” visti il pochissimo range di tempo rimanente prima della fine 2020: sul fronte pensioni si iniziano i primi “spunti” per superare la riforma di Quota 100 (in scadenza il 31 dicembre 2021, ndr) anche se manca tutt’ora un indirizzo preciso da prendere per strutturare l’uscita dalla crisi previdenziale. Nella Finanziaria ci saranno misure da 1,4 miliardi di euro per i prossimi tre anni sul settore pensioni: come ribadito già negli scorsi giorni dai retroscena sulla Manovra 2021, i tecnici del Ministero dell’Economia non vorrebbero destinare alla nuova riforma pensioni più del 40% dei fondi garantiti dagli attuali pensionamenti anticipati. (agg. di Niccolò Magnani)



RIFORMA PENSIONI, LA PROPOSTA PER LE MADRI

Dopo l’approvazione della Legge di bilancio, l’associazione Obiettivo Famiglia-Federcasalinghe intende presentare una proposta di riforma pensioni per fare in modo che venga riconosciuto un anno di versamenti contributivi previdenziali per ciascun figlio alle donne. Come riportato dal Sole 24 Ore, secondo l’associazione questa proposta aiuterebbe a colmare i buchi contributivi eventualmente presenti nelle carriere lavorative spesso discontinue delle donne e potrebbe anche incentivare il rientro al lavoro per cercare di raggiungere il requisito minimo contributivo, pari a 20 anni, necessario per poter poi avere la pensione di vecchiaia a 67 anni. Una proposta simile era stata fatta dalla Cisl nei mesi scorsi, ma non si è concretizzata in alcuna misura di Governo e Parlamento.



LA DOMANDA DI TRATTENIMENTO IN SERVIZIO PER I DIRIGENTI MEDICI E SANITARI

Intanto, come spiega adriaeco.ue, “fino al 31/12/2022 i dirigenti medici e sanitari del Sistema Sanitario Nazionale e del Ministero della Salute potranno presentare domanda di trattenimento in servizio sino al 70° anno di età ancorché si siano superati i 40 anni di servizio effettivo”. In precedenza, infatti, una volta varcata la soglia dei 40 anni di servizio occorreva accedere per forza alla pensione. Con l’avvicinarsi del 2021, invece, il sito del Giornale ricorda che le vie di accesso alla pensione sono le stesse di quest’anno. Cambierà la platea dei lavoratori che potranno essere interessanti dal contratto di espansione e l’isopensione consentirà un accesso più anticipato alla quiescenza. In questo caso, però, occorreranno degli accordi con le imprese.

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