RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI GANGA

In un momento in cui si sta affrontando una crisi economica che appare senza precedenti, “l’adeguatezza delle prestazioni previdenziali resta un obiettivo via via più importante con il crescere dell’aspettativa di vita in uno scenario che, a causa di scelte passate pensionistiche, vedrà le pensioni calcolate integralmente con il metodo contributivo”. Per questo, scrive Ignazio Ganga in un articolo pubblicato sul numero di luglio della rivista Lavoro & Welfare dedicato alla previdenza complementare, sottovalutare quest’ultima “sarebbe un errore da scongiurare con ogni mezzo, per non correre il rischio di far aumentare il divario tra chi potrà permettersi in futuro un tenore di vita dignitoso e chi no”.



LA RICHIESTA SULLA RITA

Secondo il Segretario confederale della Cisl, dunque, “bisognerà lavorare per rilanciare le adesioni ai Fondi, riproponendo al Governo un nuovo periodo di silenzio-assenso e una adeguata campagna informativa e istituzionale, così come occorrerà rafforzare la leva fiscale a sostegno del secondo pilastro previdenziale, tutelando l’effettiva libertà di adesione dei lavoratori e delle lavoratrici, incentivando la destinazione al Fondo pensione di quote non fisse di salario”. Per Ganga, inoltre, “di fronte alle difficoltà economiche che le famiglie potrebbero trovarsi a fronteggiare, pensiamo che la Rita (Rendita Integrativa Temporanea Anticipata) possa confermarsi uno strumento più che valido per il sostegno al reddito, anche per la fiscalità di vantaggio di cui gode e che potrebbe essere implementato, ad esempio, prevedendo che sia possibile accedervi anche per i lavoratori a cui manchino 10 anni all’età della pensione di vecchiaia, invece degli attuali 5 anni”.

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