FORNERO CONTRO QUOTA 102
Intervenendo come ospite della trasmissione L’aria che tira, Elsa Fornero ha commentato la proposta di riforma pensioni con Quota 102, spiegando che dal suo punto di vita si tratta “una scelta scarsamente responsabile”. Questo perché “si pensa alle pensioni come a una qualche cosa che è deciso dalla politica senza guardare le grandezze demografiche ed economiche”. Intanto, al Cnel si è insediato “il gruppo tecnico di lavoro sul sistema pensionistico pubblico e privato, presieduto dal presidente Tiziano Treu e coordinato dalla vicepresidente Gianna Fracassi. Il gruppo, composto da Alberto Brambilla, Cesare Damiano, Michele Faioli, Marco Leonardi, Angelo Pandolfo e Michele Raitano, avrà compiti istruttori, di raccolta dei dati e delle diverse posizioni in campo. Il team ha deciso di varare un ciclo di audizioni che inizierà il 30 gennaio con le maggiori organizzazioni delle parti sociali e che proseguirà con tutte quelle rappresentate al Cnel per terminare con i più importanti esperti in materia”.
RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI LANDINI
Maurizio Landini si prepara al doppio incontro con il Governo sul cuneo fiscale e la riforma pensioni. “Le lotte e le mobilitazioni dello scorso anno cominciano a produrre risultati. Venerdì abbiamo un incontro con il governo per cominciare a ridurre la tassazione sul lavoro dipendente, che significa aumentare il netto in busta paga per lavoratrici e lavoratori. È un inizio perché poi servirà una riforma complessiva di tutto il sistema fiscale, affinché anche i pensionati paghino meno tasse, la lotta all’evasione fiscale sia davvero senza quartiere e il principio della progressività diventi la regola fondamentale nel nostro Paese”, sono le le parole del Segretario generale della Cgil rilasciate a RadioArticolo1 e riportate dal sito di Rassegna sindacale. Landini definisce anche la Legge Fornero una “legge sbagliata, iniqua, che sarebbe da irresponsabili non cambiare. I giovani debbono avere la certezza di una pensione nel futuro, le donne devono vedere riconosciuto il lavoro di cura, i lavori più pesanti devono avere un trattamento a parte. Allo stesso tempo c’è bisogno di una legge sulla non autosufficienza e di una rivalutazione delle pensioni in essere”.