RIFORMA PENSIONI, LE VIE PER LA QUIESCENZA NEL 2021

In un articolo pubblicato sul Quotidiano Nazionale vengono ricordate le “otto vie maestre per la pensione nel 2021, con qualche possibile uscita secondaria per specifiche categorie. E ultima chiamata per Quota 100 che dal 2022 scomparirà, sostituita da formule tutte da inventare”. Vediamo quindi quali sono queste 8 vie d’uscita. La prima è la pensione di vecchiaia a 67 anni con almeno 20 di anzianità contributiva. La seconda è la pensione anticipata con 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva (41 anni e 10 mesi per le donne) indipendentemente dall’età anagrafica. Terza via è Quota 100 (62 anni di età e 38 di contributi) come detto in scadenza. Quarta via è l’Ape social, al cui interno si trova anche la quinta via, ovvero la Quota 41 per i lavoratori precoci.



LO SCIVOLO FINANZIATO DALL’AZIENDA

La sesta via maestra per la pensione nel nuovo anno è rappresentata da Opzione donna, che in realtà è una misura che risale al 2004 e che, come dice il nome stesso, è riservata solo alla platea femminile. Settima via è quella che consente a quanti svolgono lavori gravosi di accedere alla pensione a 66 anni e 7 mesi con 30 anni di contributi. Infine, per le attività usuranti è richiesta la Quota 97,6, ovvero 61 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi. Da non dimenticare il fatto che la Legge di bilancio ha prorogato misure come l’isopensione e il contratto di espansione, che, tramite accordi tra lavoratori e imprese, consente di avere uno scivolo pensionistico che può anche portare a un anticipo di sette anni.

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