APPROVATO EMENDAMENTO PER AUMENTARE PENSIONI DI INVALIDITÀ
Come riporta Adnkronos, ieri la commissione Bilancio della Camera ha approvato “un emendamento sottoscritto da tutti i capigruppo in commissione e a prima firma Giorgia Meloni, che crea un fondo ad hoc per gli aumenti degli assegni d’invalidità al 100%. A tal fine viene previsto un fondo con uno stanziamento di 46 milioni di euro per il 2020”. Sulla propria pagina Facebook la leader di Fratelli d’Italia spiega che “grazie alla nostra insistenza tutte le forze politiche hanno accettato di sostenere e sottoscrivere il nostro emendamento per istituire un apposito fondo nel decreto Rilancio che il Governo dovrà utilizzare (e alimentare) per portare le pensioni degli invalidi totali ad almeno 516 euro”. Soddisfatto anche Matteo Salvini, che su Twitter scrive: “Aumentate le pensioni di invalidità. È una storica battaglia della Lega, vinta dalle opposizioni alla faccia di un governo che ha dimenticato milioni di disabili e di ragazzi speciali, cancellando perfino il Ministero per le Disabilità istituito per la prima volta dalla Lega”.
RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI MEI
Nei giorni scorsi è stato approvato il bilancio 2019 dell’Enasarco, chiuso con un avanzo di 233 milioni di euro. Alfonsino Mei, consigliere del CdA Enasarco e neo-eletto membro del Consiglio nazionale Anasf, l’Associazione nazionale dei consulenti finanziari, in un’intervista ad advisoronline.it evidenzia che “il rappresentante Anasf non può girare la testa altrove e far finta di non vedere come viene gestito il patrimonio della Fondazione. Le mie competenze e le competenze di coloro che rappresentiamo ci impongono di vigilare al meglio sulla gestione dei nostri risparmi previdenziali”. Mei spiega poi più nel dettaglio che cosa dal suo punto di vista non è stato fatto.
I MANCATI INTERVENTO DI ENASARCO
Ecco l’elenco: ridurre le spese per i legali che assistono la Fondazione Enasarco, migliorare i rendimenti dei fondi immobiliari che gestiscono l’invenduto del progetto Mercurio, rinegoziare le condizioni per la gestione di alcuni investimenti che si sono rivelati problematici, diminuire l’impegno nel settore immobiliare, internalizzare alcuni servizi per risparmiare risorse importanti. Mei sottolinea poi che “per quanto mi riguarda non c’è stato, nonostante diverse sollecitazioni fatte, quel ‘cambio di passo’ da me auspicato e che, a mio parere, gli iscritti si attendevano. Come i Ministeri Vigilanti hanno fatto sapere a Fondazione Enasarco, questa Governance opera in regime di prorogatio e quindi i suoi atti straordinari sono nulli, illegittimi. Peraltro, in linea con il voto dei nostri 16 Delegati Anasf, Federagenti e Fiarc, anche i rappresentanti della Cigl hanno votato contro”.