I PROBLEMI APERTI SULLA SOSTENIBILITÀ
In tema di riforma delle pensioni, secondo Giuliano Cazzola restano dei problemi aperti riguardo la sostenibilità del sistema previdenziale. “Che fare per esempio dell’aggancio periodico automatico dei requisiti anagrafici e contributivi agli incrementi dell’attesa di vita? Sono previsti dei blocchi temporanei – segnatamente fino al 2024 e al 2026 -che prima o poi verranno a scadenza. E le scelte che si faranno – perché in un modo e nell’altro sarà necessario farne – incideranno sulla sostenibilità del sistema”, spiega l’ex deputato intervistato da pensionipertutti.it. Dal suo punto di vista, inoltre, “i sindacati hanno una sola possibilità di far passare la loro piattaforma: che si vada alle elezioni anticipate e che vinca la destra. Non è un bel vedere che grandi confederazioni democratiche si siano in sintonia con il ‘re di Prussia’ su di un tema tanto importante come le pensioni”. Cazzola evidenzia inoltre che con il paletto posto da Draghi sulla sostenibilità del sistema pensionistico non porterà certamente al superamento della Legge Fornero.
APE SOCIAL, LE NUOVE ATTIVITÀ GRAVOSE
In un approfondimento di Corriere.it dedicato ai pensionamenti anticipati nel 2022 viene ricordato che tra le misure di riforma pensioni contenute nella Legge di bilancio 2022 c’è il rafforzamento dell’Ape social e che “sono anche stati aggiunti 8 lavori alle cosiddette attività gravose che accedono all’Ape. Nell’elenco: insegnanti di scuola primaria e pre-primaria; tecnici della salute; magazzinieri; professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali; estetisti; professioni qualificate nei servizi personali; artigiani; operai specializzati; agricoltori; conduttori d’impianti e macchinari per l’estrazione e il primo trattamento dei minerali; operatori d’impianti per la trasformazione e lavorazione a caldo dei metalli”. Si prevede anche il taglio dei contributi “per gli edili e i ceramisti. Basteranno 32 anni di contributi e 63 anni d’età per chiedere l’Ape”. Complessivamente, viene quindi ricordato, “l’anticipo pensionistico si prevede che interessi 21.200 persone con un costo di 141,2 milioni per il prossimo anno”.
APE SOCIAL, LA NOVITÀ PER LA SCUOLA PRIMARIA
Tra le norme di riforma delle pensioni inserite nella Legge di bilancio, come ricorda orizzontescuola.it, c’è anche un’importante novità per i maestri e i collaboratori scolastici della scuola primaria, che “rientreranno tra i lavoratori usuranti. Grazie alla nuova Legge di bilancio e alle modifiche apportate alla normativa sull’Ape sociale potranno beneficiare dell’anticipo pensionistico e lasciare prima del tempo il lavoro. Una novità sostanziale per gli insegnati del primo ciclo che ora, una volta raggiunti i 63 anni di età con 30-36 anni di contributi, a seconda dei casi, potranno lasciare la cattedra. A loro (come a tutti gli altri lavoratori usuranti) verrà corrisposto un assegno ponte sino al raggiungimento dei requisiti per la pensione piena (67 anni). L’anticipo pensionistico al massimo arriva a 1.500 euro lordi al mese (circa 1.150 netti) per 12 mensilità all’anno”. Dunque viene data una possibilità in più per anticipare la quiescenza al personale scolastico, ma non a quello della scuola secondaria.
RIFORMA PENSIONI, LE RICHIESTE DI ANAP SARDEGNA
La Legge di bilancio 2022 viene apprezzata dall’Anap Sardegna, anche perché, tra le misure di riforma pensioni, c’è l’aumento della no tax area per chi è già in quiescenza. Come spiega Paola Montis, Presidente regionale dell’associazione dei pensionati aderenti a Confartigianato, è anche importante la rivalutazione piena degli assegni che scatta dal 1° gennaio, anche se sarebbe “necessario non solo un recupero, seppur graduale, delle somme perdute, ma anche la riforma del meccanismo di rivalutazione annuale calcolata dall’Istat, adottando l’indice dei prezzi al consumo armonizzato per i paesi dell’Unione europea (IPCA), includendo i generi di prima necessità, le spese farmaceutiche, le prestazioni specialistiche non a carico del Servizio Sanitario Nazionale, le spese per le assistenti familiari”.
GLI INTERVENTI CONTRO IL CARO BOLLETTE
Come riporta sardegnareporter.it, Montis ricorda anche che sarebbe importante che vi fosse un intervento atto a calmierare il rincaro dei prezzi energetici che si riflette sulle bollette che rischiano di diventare pesanti per chi, soprattutto tra gli ex lavoratori autonomi, ha importi medi di pensione molto bassi. Dunque viene auspicato che “il Governo e il Parlamento destinino allo scopo ulteriori risorse per il sostegno di quanti non sono in grado di pagare importi maggiorati per servizi da considerare vitali”. Anap Sardegna apprezza anche “le norme contenute in Legge di Bilancio che stanziano maggiori risorse per il Fondo Sanitario Nazionale, per la lotta al Covid con farmaci e vaccini, per il personale medico, nonché per lo smaltimento delle liste di attesa”.
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