RIFORMA PENSIONI, LE RICHIESTE DELL’ANP-CIA

L’Associazione nazionale pensionati aderente alla Confederazione italiana agricoltori ha incontrato in webinar Debora Serracchiani, chiedendo una mini-riforma per le pensioni agricole. Come spiega il sito della Cia Toscana, l’incontro con la Presidente della commissione Lavoro della Camera rientra nelle attività dell’Anp in vista dell’iter parlamentare della Legge di bilancio .Alessandro Del Carlo, Presidente nazionale dell’Anp-Cia, ha evidenziato che “una revisione del trattamento pensionistico per gli agricoltori è imprescindibile per garantire giustizia ed equità sociale e per favorire il ricambio generazionale. Gli agricoltori con pensioni minime, che sono ancora le più basse, ferme a 515 euro, sono costretti a rimanere a lavoro nei campi fino a tarda età”.



SERRACCHIANI FAVOREVOLE A REVISIONE DI OPZIONE DONNA

Dall’Anp è quindi giunta la richiesta di un aumento “delle pensioni minime, che devono raggiungere almeno il 40% del reddito medio nazionale, come indicato dalla Carta Sociale Europea (650 euro)”. Inoltre,  è stata chiesta la stabilizzazione e l’incremento “fino a 3 volte il minimo (1.520 euro mensili) della 14ª mensilità; l’alleggerimento della tassazione sulle pensioni; la modifica del meccanismo di indicizzazione con un paniere pensato sui reali consumi degli anziani, cioè beni alimentari, trasporti, spese sanitarie e servizi; la previsione dell’Ape sociale per gli agricoltori, in modo da poter usufruire dell’anticipo pensionistico senza penalizzazioni”. Serracchiani “si è detta pronta a lavorare per una strategia di politica sociale”, anche con una “revisione di ‘opzione donna’ più favorevole alle lavoratrici”.

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