LE PAROLE DI SALVINI
Con un articolo sul Giornale, Silvio Berlusconi ha cercato di spiegare perché il Mes non va demonizzato, invitando quindi il Governo a usarlo. Sul tema è intervenuto Matteo Salvini, ospite della trasmissione Radio Anch’io, ricordando gli effetti riguardo la riforma pensioni che l’accesso al fondo salva-Stati potrebbe avere. Secondo il leader della Lega, il Mes “non è una questione di tifoserie, non è un derby Milan-Inter. Non esiste un Mes senza condizioni: Berlusconi o Prodi possono dire quello che vogliono ma il Mes è stato istituito da un trattato, basta leggerlo, il problema sono le condizionalità”. “Se accedi, questo fondo ti potrà chiedere tagli alle pensioni”, ha aggiunto l’ex ministro dell’Interno. “Non voglio che qualcuno non eletto fuori di Italia dica quando devo andare in pensione. Non vorrei che ci fosse il tentativo di qualcuno di garantire alla speculazioni straniere le aziende sane rimaste in Italia. Ci vogliamo vincolare mani e piedi?”, ha quindi detto Salvini evidenziando ulteriori rischi dell’utilizzo del Mes.
FNP-CISL SUL PIANO CAMPANIA
Augusto Muro, Segretario generale della Fnp-Cisl Campania, accoglie con favore il piano predisposto dalla Regione che consentirà di integrare le pensioni più basse per portarle a mille euro per i prossimi due mesi. “L’incremento di altri 300 milioni ai 600 già stanziati per il piano socio economico della Regione Campania, permetterà di adeguare tutte le pensioni al di sotto di 1000 euro, a 1000 euro per i mesi di maggio e giugno. Ben 250 mila pensionati della Campania beneficeranno di questo provvedimento della Regione Campania, che è l’unico, su base nazionale, che tutela una parte dei pensionati”, sono le parole del sindacalista riportate da v-news.it. Muro ricorda che “ciò è avvenuto a seguito della piattaforma unitaria Cgil, Cisl, Uil presentata alla regione con tutta una serie di richieste di provvedimenti che il governatore ha parzialmente accolto. Come si vede il Sindacato è presente, c’è, serve”. Da parte sua arriva anche l’auspicio che arrivino “misure economiche rapide e risolutive, al di là di chi è favorevole o no al Mes e agli Eurobond”.
RIFORMA PENSIONI, LE SOLLECITAZIONI DELL’ANP-CIA
L’Associazione nazionale pensionati aderente alla Cia evidenzia che più di due milioni di italiani in quiescenza rischia di “precipitare in condizioni di indigenza se non si struttura un piano di tutele e aiuti mirati per una categoria che riguardando per lo più gli anziani, è già tra le più fragili e in difficoltà”. Come si legge sul sito della Cia della Toscana, viene giudicata positiva “l’introduzione dei ‘buoni pasto’ finanziati dal Governo e distribuiti dai Comuni”, perché aiuterà anche “i pensionati con trattamento al minimo, i quali vivono con pensioni esigue (515 euro mensili) e sempre più in isolamento, emarginazione e solitudine”.
LE PAROLE DI DEL CARLO
L’Anp apprezza anche “la decisione dell’Inps di anticipare e scaglionare il pagamento delle pensioni presso gli uffici postali proprio per evitare assembramenti e l’accordo di questi ultimi con l’Arma dei Carabinieri per la consegna a casa agli over 75 che non siano titolari di conto corrente o libretto e che non abbiano già delegato altri soggetti alla riscossione della pensione”. Tuttavia, “si fa urgente la definizione di più azioni mirate che tengano realmente conto della morfologia complessa di cui è composta l’Italia”. Il Presidente nazionale dell’Anp, Alessandro Del Carlo, ricorda che “l’agricoltura è il pilastro del nostro Paese e va sostenuta con risorse adeguate, interventi puntuali e zero burocrazia, lo ribadiamo anche noi pensionati di Cia. Ancor più vedendo ancora tanti pensionati ex agricoltori in prima linea per assicurare, anche in questo momento terribile, la tenuta sociale e l’economia delle aree rurali”.