RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI MASTRAPASQUA

In un articolo su Libero, Antonio Mastrapasqua evidenzia come “chi si avvicina alla pensione pensa al ‘dopo Quota 100’, chi teme per il futuro del proprio lavoro conta sul blocco dei licenziamenti, chi il lavoro non ce l’ha, spera in una cassa integrazione continua, chi il lavoro non ce l’ha e non lo cerca, vuole essere rassicurato sul prolungamento del reddito di cittadinanza. Ognuno per sé, tutti contro tutti”. Una “somma di tanti egoismi” su cui, secondo l’ex Presidente dell’Inps, non si può certo costruire il futuro del Paese. Per questo, lungi dall’entrare nel dibattito sulla riforma pensioni, ipotizza “la costituzione di un Fondo alimentato dalla mancata erogazione delle pensioni e destinato alla copertura della decontribuzione delle nuove assunzioni”.



IL FONDO PER LE DECONTRIBUZIONI

In buona sostanza, un lavoratore anziano che raggiunge i requisiti della pensione anticipata potrebbe continuare a lavorare e l’azienda verrebbe sgravata dal pagamento dei suoi contributi previdenziali che in parte potrebbero essere dati al lavoratore stesso. La somma che sarebbe dovuta essere erogata tramite la pensione dovrebbe andare ad alimentare un fondo con cui coprire la decontribuzione per i lavoratori anziani che restano al lavoro e di giovani neo-assunti, non necessariamente all’interno della stessa azienda. Secondo Mastrapasqua, l’operazione potrebbe essere finanziariamente sostenibile e ripristinerebbe una collaborazione virtuosa tra generazioni. Realizzabile o meno potrebbe comunque offrire uno spunto di riflessione a mondo politico, imprenditoriale e sindacale.

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