SCONTRO SALVINI-MARATTIN SU QUOTA 100

Scontro in tv tra Matteo Salvini e Luigi Marattin a proposito della riforma pensioni con Quota 100. L’esponente di Italia Viva, ospite in studio della trasmissione L’aria che tira, ha infatti chiesto al leader della Lega, collegato da Goro, di commentare il dato di Bankitalia secondo cui Quota 100 non ha avuto effetti sul mercato del lavoro. L’ex ministro ha evidenziato come nel pubblico impiego ci sia un importante turnover favorito dalla misura di riforma pensioni del Conte-1. Ne è nato quindi un botta e risposta tra i due politici che si è concluso con Salvini che ha invitato quanti vogliono tenere la Legge Fornero a votare domenica in Emilia-Romagna Bonaccini, mentre chi preferisce Quota 100 a votare Lega, in modo da vedere cosa pensano in merito gli elettori. Intanto, come riporta telecitynews24.it, ad Alessandria in un incontro organizzato dai Seniores di Forza Italia è stato ricordato come la mancata rivalutazione piena per alcuni assegni stia continuando a penalizzare molti pensionati.



CATALFO E I RISPARMI DI QUOTA 100

Nunzia Catalfo si augura che i risparmi derivanti dalla riforma pensioni con Quota 100 “restino alla previdenza per usarli per le prossime opportune proposte”. In questo senso la ministra del Lavoro, come riporta Adnkronos, ha ricordato che “il Governo ha iniziato un percorso per pensare a una riforma della flessibilità in uscita più stabile e duratura”. “Se non si fanno prima delle valutazioni sull’impatto a livelli di platea e degli effetti economici, è inutile dire prima quale forma di flessibilità in uscita’” prendere, ha aggiunto. La Stampa, intanto, ricorda che nel 2020 si può ancora andare in pensione con l’isopensione con un anticipo massimo di 7 anni “a patto che l’azienda corrisponda, con oneri interamente a suo carico, un assegno ai lavoratori di importo equivalente alla pensione per l’intero periodo di esodo, sino al perfezionamento dei requisiti per il pensionamento”. Altro requisito da non dimenticare per poter accedere all’isopensione è essere impiegati in un’azienda con più di 15 dipendenti.



RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI FURLAN

Oltre a sollecitare una misura di riforma pensioni per una rivalutazione piena degli assegni incassati da chi è già in quiescenza, Annamaria Furlan, nell’intervista rilasciata ad Avvenire, parla del confronto sulla previdenza che si avvierà la prossima settimana tra Governo e sindacati, mostrando apprezzamento per quanto dichiarato dalla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, circa l’inesistenza di una proposta dell’esecutivo, segno che si intende fare in modo che sia proprio il confronto con le parti sociali a far emergere la soluzione giusta per modificare la Legge Fornero. Per la Segretaria generale della Cisl occorre comunque ripartire “dall’intesa che avevamo fatto con il Governo Gentiloni. Noi siamo per il ripristino di una sistema di uscita più flessibile che deve tener conto della gravosità dei mestieri, premiando sul piano contributivo le donne madri con figli, e creando le  condizioni per una pensione di garanzia per i giovani, penalizzati da carriere discontinue e dal sistema di calcolo contributivo”.

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