RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI PIRANI

Secondo Paolo Pirani, Segretario generale della Uiltec nazionale, “occorre determinare nel sistema previdenziale la giusta flessibilità tra il sistema pubblico e quello complementare. Proprio quest’ultimo deve porsi il problema del salto di qualità”. Come riporta focusrisparmio.com, il sindacalista, partecipando a una videoconferenza dedicata ai temi di riforma pensioni, con un’attenzione particolare alla previdenza complementare, ha ricordato che “i lavoratori devono tener presente due importanti scadenze che li riguardano”. La prima è relativa al marzo del 2021, quando scadranno il blocco dei licenziamenti e la proroga della cassa integrazione. La seconda riguarda il termine di Quota 100 alla fine dell’anno.



LA DIFESA DEL RISPARMIO ITALIANO

Secondo Pirani, occorre quindi “prefigurare scelte che in questa prospettiva permettano la partecipazione dei lavoratori alle importanti decisioni economiche da attuare, anche grazie alle ingenti risorse presenti nei fondi complementari. Si tratta di circa cento miliardi di euro che per circa il 90 per cento del loro ammontare vengono investiti all’estero. Rappresentano quello strumento di democrazia economica che potrebbe essere usato in Italia”. Dunque sarebbe importante che queste risorse frutto del risparmio degli italiani venisse investita in Italia. “L’opposizione a questa opzione viene da grandi gruppi internazionali che vogliono accaparrarsi il risparmio italiano. Ma, mai come ora, è giunto il momento in questo campo di rivendicare con forza l’autonomia del Paese e di chi ci lavora”, ha evidenziato il numero uno della Uiltec.

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