RIFORMA PENSIONI, QUALI NOVITÀ NEL 2020?

In un intervento su finanza.com, Camillo Linguella evidenzia che in tema di riforma pensioni, la novità per il 2020 “è che non ci sono novità, ci sono le proroghe previste da tempo e forse da luglio potrebbe cambiare qualcosa se da gennaio partono i tavoli tecnici con i sindacati. E se lavoreranno le Commissioni tecniche di studio rimesse in ballo un’altra volta. L’unica reale novità è la possibilità di riscattare fino a 10 anni periodi contributivi vuoti per maturare la pensione”. Linguella ricorda anche anche è prevista “la rivalutazione automatica delle pensioni per il periodo 2020-2021. Pochi spiccioli, niente a che vedere con il taglio del cuneo fiscale dal prossimo luglio che dovrebbe comportare aumenti più sostanziosi in busta paga”. Anche per questo i sindacati protestano, ma l’autore fa presente, citando indirettamente due rivendicazioni di Cgil, Cisl e Uil, che “per la detassazione sulle pensioni siamo ancora in altissimo mare. Come pure non si parla proprio di avvio della 14a per tutti i pensionati”.



RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI PROIETTI

La Uil, tramite il Segretario confederale Domenico Proietti, “chiede al Governo di riprendere i lavori del tavolo di confronto sui temi previdenziali, così da trovare soluzioni efficaci ed eque per i lavoratori e per il Paese”. Per il sindacato di via Lucullo in tema di riforma pensioni “si deve puntare a una flessibilità diffusa tra 62/63 anni, diminuendo gli anni di contribuzione necessaria, senza penalizzazioni né ricalcoli contributivi. Ciò è perseguibile separando l’assistenza dalla previdenza e diversificando l’accesso alla pensione tra le diverse tipologie di lavoro. A tal proposito, vanno insediate subito le due commissioni istituzionali”. Proietti spiega anche che “si deve stabilire che 41 anni di lavoro sono sufficienti per andare in pensione, a prescindere dall’età, si deve valorizzare il lavoro di cura e la maternità per le donne ai fini previdenziali e completare la salvaguardia degli esodati”. Inoltre, “va affrontato, sin da ora, il tema delle future pensioni dei giovani, prevedendo una contribuzione figurativa a copertura dei buchi nelle carriere lavorative”.

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