LE PAROLE DI GANGA E PROIETTI
Ignazio Ganga prende le difese della riforma pensioni con Quota 100. In una nota il Segretario confederale della Cisl spiega che “è ora di finire l’offensiva su Quota 100 che deve essere mantenuta così come è senza modifiche. Non si possono cambiare le regole pensionistiche ogni sei mesi rischiando di produrre altri esodati. Quota 100 ha generato risparmi perché l’hanno chiesta 184.000 lavoratori contro i 290.000 previsti e le economie sulla misura previdenziale non sono state rimodulate sul versante pensionistico come sarebbe stato più naturale aspettarsi. È indecente che si giochi in questo modo sulla pelle delle persone, alimentando incertezza e sfiducia”. Domenico Proietti, Segretario confederale della Uil, intervistato da pensionipertutti.it, annuncia invece che durante l’iter parlamentare della manovra “proporremo di completare la salvaguardia degli esodati, di fare quota cento rosa e quota 41 per i precoci”. Il sindacalista chiede anche di affrontare il tema della rivalutazione bloccata delle pensioni.
CINQUE MOTIVI PER CANCELLARE QUOTA 100
Il vicedirettore di Fanpage, Francesco Cancellato, elenca cinque motivi per cui la riforma pensioni con Quota 100 andrebbe smontata, trattandosi della “peggior truffa politica del Governo giallo-verde, una truffa perpetrata ai danni dei giovani, innanzitutto, ma anche di tutto il resto della popolazione e degli stessi beneficiari della misura, cui in campagna elettorale era stato promesso altro.”. Vediamo quali sono queste cinque ragioni: la prima è che Quota 100 “non ha funzionato”, visto il numero di domande presentate inferiore alle stime fatte dall’esecutivo; la seconda è che il costo di Quota 100 “li pagano i giovani”; la terza è che la misura pensionistica studiata dal Governo Lega-M5s “non abolisce la Legge Fornero”, visto che dura tre anni; la quarta è che “Quota 100 non ha creato mezzo posto di lavoro”, mentre avrebbe dovuto garantirne addirittura tre per ogni pensionato; quinta ragione “perché con Quota 100 questo è ancora il Governo giallo-verde”. Per Cancellato, quindi, “Evidentemente questo Governo non è un’alternativa a Salvini. O, perlomeno, lo è solo in parte”.
BOSCHI CONTRO QUOTA 100
Maria Elena Boschi spiega perché Italia Viva è contro la riforma pensioni con Quota 100: “È una misura ingiusta. Costa 20 miliardi in tre anni, che vanno tutti a vantaggio di pochi cittadini e pesano come un’ipoteca sulle pensioni dei ragazzi. Noi vorremmo usare queste risorse in altro modo, per esempio per aiutare le giovani coppie e le famiglie che vogliono avere figli. Per questo alla Leopolda il ministro Elena Bonetti presenterà il Family Act”, spiega l’ex ministra in un’intervista a Foglio, specificando che “bisogna fare cose buone per i cittadini. E non credo che quota 100 o mettere tasse sulle bevande zuccherate sia buono per i cittadini”. Critico sulle mosse dell’esecutivo in tema di previdenza anche Gigi De Palo, Presidente del Forum delle Famiglie, che ai microfoni di Radio Cusano Campus ha detto: “Come possiamo spiegare ai nostri giovani che nella manovra c’è l’aumento della 14esima per alcuni pensionati, quando oggi molti giovani non hanno un lavoro e chi lavora non ha mai conosciuto neanche la 13esima?”.
LE PAROLE DI MONTI E FORNERO
Il sito di Micromega riporta alcune dichiarazioni di Mario Monti pronunciate nel corso della presentazione del libro “Il discorso del potere” Di Emiliano Brancaccio e Giacomo Bracci. “Credo di non aver mai usato il termine ‘austerità’ anche se a detta di molti l’ho praticata. Certo, il mio governo ha fatto una politica restrittiva, ma in quella situazione, con i mercati che stimavano al 40% la probabilità di default dell’Italia, quale altra scelta sarebbe stata possibile?”, ha detto l’ex Premier facendo ricordare a molti le parole pronunciate da Elsa Fornero a proposito della necessità della riforma pensioni del 2011. L’ex ministro del Lavoro, sempre in questi giorni, ha incontrato gli studenti dell’Università di Trieste e ai microfoni del Tgr Rai del Friuli Venezia Giulia ha ricordato come Quota 100 non rappresenti una modifica della Legge Fornero, né una misura in grado di favorire l’occupazione giovanile come sosteneva non solo la Lega, ma anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
RIFORMA PENSIONI, I SERVIZI NEI COMUNI
La riforma pensioni con Quota 100 resterà in vigore fino alla fine del 2021. Almeno queste sono le intenzioni espresse dagli esponenti del Governo. Si è parlato del tiraggio inferiore rispetto alle aspettative, ma in alcuni settori gli effetti della novità in materia previdenziale si sono sentiti e hanno portato a qualche cambiamento, come nel caso dei piccoli comuni. A Santa Croce sull’Arno, in provincia di Pisa, come riporta gonews.it, “è verificabile da qualsiasi utente che negli ultimi tempi molti dei nostri uffici sono stati interessati da pensionamenti sopravvenuti per il sommarsi delle nuove regole sulle pensioni, che hanno permesso di rispondere alle esigenze di alcuni dipendenti, e il raggiungimento dell’età pensionabile/contributi di servizi per molti altri. Una situazione che ha reso necessario pensare un piano complessivo di assunzioni e che ha dato l’occasione per recuperare anche qualche capacità assunzionale che era rimasta inutilizzata e che adesso ci permette non solo di poter reintegrare quanto più personale possibile, ma anche di andare a rafforzare alcuni uffici più sensibili”.
IL CASO DI ARGENTERA
Le cose però vanno diversamente in altri comuni, non sembra però a causa di Quota 100. Come ricorda TgCom24, infatti, “da 15 mesi il Comune di Argentera, 77 abitanti a 1700 metri di altitudine, in provincia di Cuneo e al confine con la Francia, non ha più dipendenti”. Il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, per solidarietà ha deciso di andare a lavorare per un giorno nel comune. Mentre la Sindaca Monica Ciaburro ha inviato un appello al Presidente della Repubblica.