LA CONVENIENZA DELLA PENSIONE ANTICIPATA
Per chi ha la possibilità di poter scegliere quando andare in pensione, come ricorda Patrizia Del Pidio su orizzontescuola.it, la scelta maggiormente conveniente dal punto di vista economico è quella di poter maturare i requisiti per la pensione anticipata (42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne), non solo per l’alto numero di contributi che verrebbero conteggiati, ma anche per un coefficiente di trasformazione più vantaggioso che verrebbe applicato. C’è in ogni caso da tenere presente che con la riforma pensioni varata dal Governo Conte-1 è stato bloccato fino al 2026 l’adeguamento dei requisiti per la pensione anticipata all’aspettativa di vita. Italia Oggi, intanto, ricorda il problema che si determina per quei lavoratori iscritti alla previdenza complementare nel caso il datore di lavoro non versi il Tfr nel fondo prescelto. Questo perché il lavoratore “non ha facoltà di far ricorso per ingiunzione contro il datore di lavoro che non versa il Tfr (non può agire perché è privo del diritto soggettivo al Tfr, che lo matura alla risoluzione del rapporto di lavoro)”.
I CONTI DA FARE SUL RISCATTO AGEVOLATO DELLA LAUREA
Il riscatto agevolato della laurea, misura introdotta tra quelle di riforma delle pensioni dal Governo Conte-1, sarà utilizzabile, come ricorda investireoggi.it, anche nel 2022. Ovviamente solo per quanti siano nel sistema contributivo puro e non misto. C’è però da tener presente che “il costo del riscatto agevolato degli anni di università ha un ammontare uguale per tutti: 5.241,30 euro per ogni anno riscattato, con uno sconto medio, rispetto al riscatto tradizionale, di quasi il 60% dell’onere. Fatti i dovuti conti, con un versamento medio compreso tra 21 e 26 mila euro, si recuperano 4-5 anni di contributi accorciando il tempo necessario per raggiungere la pensione”. Resta da capire se convenga spendere una tale cifra per raggiungere l’obiettivo. Com’è stato sottolineato in diverse occasioni negli ultimi mesi, gli interessati dovranno far bene i loro conti per capire se avranno o meno un beneficio (non solo economico) superiore alla cifra da spendere. E non ci sono formule standard per questo genere di calcoli.
SETTEMBRE, PRIMO ASSEGNO PER I NEO-PENSIONATI SCUOLA
Come ricorda orizzontescuola.it, citando le schede di Renzo Boninsegna redatte per lo Snals di Verona, il 16 agosto l’Inps ha messo in linea i mandati di pagamento per le pensioni di settembre, che corrisponde alla prima mensilità per i nuovi pensionati della scuola. Come noto, infatti, in questo settore l’anno comincia a settembre e non a gennaio. Sempre a proposito della pensione di settembre, ilroma.net, citando money.it, ricorda che il pagamento della mensilità potrebbe essere anticipato presso gli uffici postali per alcuni pensionati, in virtù anche la proroga dello stato di emergenza al 31 dicembre 2021. L’importo dell’assegno potrebbe inoltre essere più elevato del solito nel caso di rimborso fiscale legato alla presentazione del modello 730 “che non è avvenuto per tutti nel mese precedente”. Appena sarà disponibile il cedolino nell’area riservata del sito Inps, per gli interessati sarà possibile fare tutte le verifiche del caso.
RIFORMA PENSIONI, L’IPOTESI DI PROROGARE L’APE SOCIAL
Su investireoggi.it viene ricordato che una delle ipotesi per il post-Quota 100 in tema di riforma delle pensioni è la proroga dell’Ape social, che verrebbe “esteso ad una platea più ampia di soggetti; rivisto nei requisiti di accesso; reso molto più celere e snello nelle procedure di richiesta e ammissione dei contribuenti beneficiari”. Tuttavia c’è da specificare che “si tratta solo di ipotesi, su cui Governo e parti sociali si stanno ancora confrontando, per arrivare ad una soluzione nel minor tempo possibile (o almeno entro la fine dell’anno)”. Da ricordare anche che il massimo importo mensile dell’Ape social è di 1.500 euro senza rivalutazione.
LA VALUTAZIONE SULL’ACCESSO CON QUOTA 100
Su money.it viene invece ricordato un dettaglio non irrilevante rispetto a Quota 100. “Se pensate che questo sia l’ultimo anno utile per accedere alla pensione con Quota 100 vi sbagliate”, si legge in un articolo di Simone Micocci, che sottolinea come il 31 dicembre 2021 rappresenti “l’ultima data utile per maturare il diritto a questa opzione di pensionamento anticipato. Aver maturato i requisiti entro l’anno corrente, però, non significa che bisogna fare in fretta nel presentare domanda per andare in pensione. Ciò è merito del cosiddetto principio della cristallizzazione del diritto alla pensione. Questo prevede che al raggiungimento dei requisiti per il pensionamento il lavoratore raggiunge un diritto che non è soggetto a scadenza alcuna”. E se dunque qualcuno maturasse i requisiti per Quota 100 quest’anno potrebbe anche decidere di andare in pensione nel 2022 con un assegno più alto.
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