RIFORMA PENSIONI, LA SOLUZIONE PER METTERE D’ACCORDO LEGA E DRAGHI

Si sta parlando molto di Quota 100 e Governo Draghi. La Lega, infatti, ritiene importante capire il pensiero del Premier incaricato sulla misura di riforma pensioni varata dal Governo Conte-1, oltre che su altri punti, per poter valutare il sostegno al prossimo esecutivo. Secondo Alberto Brambilla, interpellato dalla Stampa, ci sarebbe il modo di conciliare la necessità di superare Quota 100 così com’è senza tornare alla Legge Fornero tout court e accontentare la Lega. “Se c’è la buona volontà il nuovo Governo potrebbe fare tutto in un mese. Perché è tutto scritto. La legge Fornero va modificata in tre punti: occorre bloccare a 41/42 anni l’anzianità contributiva, bisogna uniformare le regole assicurando anche ai giovani assunti dopo il 1996 lo stesso trattamento di tutti gli altri. E poi da Quota 100 si potrebbe passare a Quota 102. E sono convinto che anche Salvini darebbe l’ok”. Parole che hanno un certo peso se si pensa che il Presidente di Itinerari previdenziali ha collaborato alla stesura del programma della Lega per le elezioni del 2018.



LE PAROLE DI ZAIA

Intervistato dal Corriere della Sera, Luca Zaia commenta la richiesta avanzata dal Presidente di Confindustria Carlo Bonomi di cancellare la riforma pensioni con Quota 100. “Legittimamente ciascuno può presentare le proprie istanze. Dall’altro è anche vero che la sintesi spetta a chi governa. Prova ne sia che la Lega difende un’istanza condivisa anche dagli industriali, ovvero il no alla patrimoniale. Ma siamo anche ben attenti alle istanze dei lavoratori, che rappresentano una delle due colonne portanti dell’economia insieme all’impresa. Questo significa essere un partito labour”, sono le parole del Presidente della Regione Veneto, secondo cui “questo Paese deve uscire dal medioevo e conoscere un nuovo Rinascimento. Il vero impegno che tutti dobbiamo metterci è nel porre fine a questa stagione basata sull’odio sociale e pensare che la sfida debba essere una equa distribuzione del benessere e non del malessere”. Dal suo punto di vista, tra i tanti dossier che Draghi si troverà sul tavolo, in caso di effettiva formazione del Governo, quello prioritario sarà relativo al Recovery plan.



CAZZOLA: “DRAGHI CONVINCA SINDACATI SULLE PENSIONI”

Nell’intervista a 360° con il portale Pensionipertutti.it Giuliano Cazzola prova a considerare i punti principali sul quale il Governo di Mario Draghi dovrà impostare la prossima riforma pensioni dopo Quota 100: «mmagino che Draghi negozierà con i sindacati e insieme troveranno soluzioni ragionevoli.  Certo non saranno quelle contenute nella piattaforma delle organizzazioni sindacali che sono ‘’fuori mercato’’ e che riporterebbero il sistema a prima del 2011». Per Cazzola i sindacati devono convincersi al più presto che la lunga permanenza in attività lavorativa non può più essere un tabù: «Man mano aumenterà nelle storie lavorative i periodi regolati dal calcolo contributivo, l’anticipo della pensione sarà penalizzato. Le nuove generazioni entrano ed entreranno, se sono fortunati, nel mercato del lavoro in modo stabile e continuativo molti anni dopo le generazioni dei baby boomers […] è una menzogna che in Italia si vada in pensioni in età elevate».



RIFORMA PENSIONI, GOVERNO DRAGHI E QUOTA 100

Matteo Salvini, in collegamento con lo speciale Tg3 dedicato alla situazione politica trasmesso ieri, ha detto: “Noi con Draghi parleremo di vita reale, di pensioni, la difesa di quota 100”. Secondo quanto riporta Adnkronos, il leader della Lega ha aggiunto: “Noi diremo sì o no in base a quello che verrà fuori dalla discussione con Draghi… Per noi essere al governo non è un fine, per noi è un mezzo per realizzare dei progetti”. In una videointervista ad abruzzoweb.it, il deputato del Carroccio Antonio Zennaro ha specificato che per la Lega i punti irrinunciabili che il Governo Draghi dovrebbe avere nel suo programma sono “la flax tax per gli autonomi e le partite Iva, quota 100 in tema di pensioni, adeguati aiuti alle imprese, e poi il contrasto all’immigrazione clandestina, con una decisa inversione di tendenza rispetto alle politiche del secondo governo Conte”. Zennaro ha anche spiegato che “la Lega è contro l’Europa dei burocrati, e per quella dei popoli. Il tema è piuttosto come saranno utilizzati i fondi del Recovery plan, che nella versione attuale fa acqua da tutte le parti”.

RIFORMA PENSIONI, GOVERNO DRAGHI E QUOTA 100

In un articolo pubblicato sul Sole 24 Ore viene spiegato che la riforma pensioni con Quota 100 “è destinata a diventare una delle priorità inevitabili dell’agenda del governo che Mario Draghi sta provando a formare”. Questo sia perché la misura è in scadenza ed è stato aperto un confronto con i sindacati per arrivare a individuare una misura che possa sostituirla dall’anno prossimo, contenente una certa flessibilità, sia perché è diventato chiaro nelle ultime settimane che il via libera europeo al Recovery plan italiano dipenderà anche dal rispetto delle Raccomandazioni della Commissione all’Italia degli scorsi anni, tra cui quella di dare piena attuazione alla Legge Fornero. Per il Premier incaricato non sarà però facile affrontare subito il tema, in quanto rischia di essere divisivo a livello politico.

IL PREVEDIBILE RICORSO A QUOTA 100 DEGLI ITALIANI

È noto infatti che la Lega intende difendere Quota 100. Inoltre, l’ex Presidente della Bce sembra voler avere un confronto anche con le parti sociali, che, come detto sopra, si aspettano una misura previdenziale che eviti il cosiddetto scalone rappresentato dal passaggio secco da Quota 100 alla Legge Fornero. In questa situazione non è da escludere che diversi italiani, che hanno maturato i requisiti per accedere alla quiescenza con Quota 100, ma hanno scelto di continuare a lavorare, non decidano di presentare domanda di pensione. Nonostante la cristalizzazione del diritto che consente di poter accedere a Quota 100 anche dopo la sua scadenza se in possesso, entro la fine del 2021, dei requisiti necessari. Il timore di vedersi sfilare via il diritto alla pensione potrebbe infatti spingere molti a non rischiare e a presentare subito domanda.