SALVINI VS GOVERNO “MAI VIA QUOTA 100”

Dalla piazza di fronte alla Camera dove Lega e FdI si sono dati appuntamento per una manifestazione contro il Governo Conte, il leader del Carroccio Matteo Salvini torna ancora sulla riforma pensioni di Quota 100 e aizza la folla attaccando Pd-M5s che intendono metter mano alla legge approvata dalla Lega nel primo Governo Conte. «Se i signori là dentro proveranno a cambiare quota 100 e tornare alla legge Fornero non li lasceremo uscire da quel Palazzo, ci staranno giorno e notte, Natale e ferragosto», attacca l’ex Ministro dell’Interno, intenzionato a promettere battaglia dentro e fuori i palazzi della politica per non perdere la riforma Quota 100, sacrificata sull’altare della nuova Manovra di Bilancio da produrre entro fine anno. Intanto dall’Inps il presidente Tridico difende la misura approvata da M5s e Lega: «Soddisfatti di Quota 100? Sì, se vuol dire ad esempio che non è esplosiva per conti pubblici: abbiamo avuto circa 170mila domande di quota 100 per pensionamento anticipato e questo vuol dire circa la metà rispetto a quanto previsto in sede di relazione tecnica, circa 290mila», ha risposto il n.1 Inps intervenendo ad un convegno sul Reddito di Cittadinanza ad Ancona.



INPS, “GIUNTE 176 DOMANDE PENSIONE QUOTA 100”

Mentre è in corso il voto di fiducia del Governo Pd-M5s che potrebbe arrivare ad abolire, o comunque rivedere, la riforma pensioni di Quota 100 dall’Inps giunge notizia che fino al 6 settembre scorso sono state inviate all’Istituto di Previdenza sociale «quasi 176 mila (175.995) domande di pensione per per accedere alla pensione anticipata con Quota 100 (almeno 62 anni di età e 38 anni di contributi)». Ne dà notizia l’Agenzia Ansa, con lo stesso Inps che ha fatto poi sapere in mattinata come tra quelle domande, 130.315 sono da lavoratori maschi mentre 45.680 sono le donne. Secondo i calcoli dell’Inps, la maggiorparte delle domande di pensione arriva da dipendenti privati – 65.120 – seguiti invece dai lavoratori iscritti alla gestione pubblica dell’Inps, 55.167. Intanto nelle discussioni interne e successive al discorso di Conte alla Camera, non sono mancati i riferimenti di diversi parlamentari al futuro della Quota 100: Guglielmo Epifani (ex Cgil, oggi deputato LeU) «nel Governo abbiamo visioni distanti sulla Quota 100. Io ritengo che non sia stata utile perché non partiva dalla vera esigenza ovvero le carriere contributive non piene».



QUOTA 102, IL PIANO DEL GOVERNO PD-M5S

Avanza sempre di più la possibilità che sul piatto del nuovo Governo giallorosso possa trovarsi ben presto un’ipotesi di riforma pensioni non più legata a Quota 100 bensì a Quota 102: nel tavolo tecnico che ha preparato la prima bozza di programma Pd-M5s-LeU – che oggi riceverà il suo primo voto di fiducia alla Camera dei Deputati, domani al Senato – si è già trattato il tema di lanciare nei programmi per la Manovra la modifica della riforma verso Quota 102, ovvero le uscite dal lavoro a 63-64 anni con almeno 39 anni di contributi. Al posto di Tria, Gualtieri avrà poche settimane per cercare di mettere in campo la Legge di Stabilità che abbia al suo interno anche un capitolo importante di spesa pubblica sul piano previdenziale: alzare il requisito anagrafico dagli attuali 62 anni con 38 di contribuzione a 63-64 anni, facendola diventare quota 101 o 102 è la prima vera ipotesi in piano al governo Conte-bis per provare a modificare la spesa di Quota 100 e ridurre così l’esborso previsto (stante una Manovra che parte già da 23 miliardi “stabili” per disinnescare l’aumento dell’Iva).



PENSIONI SCUOLA: LE ULTIME NOVITÀ

La seconda ipotesi per rilanciare una nuova riforma pensioni è quella di incrementare il livello dei contributi ora fisso a 39 anni: un esborso possibile e ridotto rispetto alla Quota 100 permetterebbe al Governo di avere più spazio di manovra, andando poi ad intervenire anche su altri provvedimenti (Reddito di cittadinanza?) per risparmiare ulteriore denaro altrimenti da negoziare con la Commissione Ue. Secondo il Giornale, «Non è escluso, infine, che si possa decidere la chiusura dell’esperimento quota 100, che scade nel 2021, all’anno prossimo per capitalizzare «politicamente» i risparmi su una misura che ha un costo cumulato di 45 miliardi di euro al 2028». Nel frattempo, sempre sul fronte pensioni, alcune novità arrivano dal mondo scuola: da lunedì scorso è possibile inviare online all’Inps le domande per ottenere il pagamento delle pensioni Opzione Donna, vecchiaia, anticipata, quota 100. Su Orizzonte scuola, precisamente a questa pagina, vengono spiegati tramite il sostegno del sindacato SNALS tutti i punti utili e le eventuali domande che possono sorgere ai pensionandi 2020 della scuola pubblica italiana.