LA PROPOSTA UIL SULLE PENSIONI
Commentando l’ultimo rapporto OCSE sull’Italia, il segretario confederale della Uil Domenico Proietti ha lanciato una proposta al Governo Draghi, in attesa di ricevere ancora la convocazione al tavolo del Ministero del Lavoro: «L’Ocse ci invita a ristabilire immediatamente la correlazione tra età pensionabile e speranza di vita».
Nel merito, spiega il sindacalista, già l’Istat rileva come in Italia l’aspettativa di vita sia diminuita a causa della pandemia da Covid-19 di ben 1 anno e 2 mesi: ebbene, conclude Proietti, «il governo, sempre attento alle indicazioni degli Organismi Internazionali, dovrebbe recepire la proposta dell’Ocse e iniziare a diminuire di un anno e due mesi l’età di accesso alla pensione nel nostro Paese». Con voce più netta invece il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli ritiene decisamente più indigesta la proposta OCSE sul non rinnovo di Quota 100 e Opzione Donna: «Dopo Quota 100 è necessario individuare delle misure che rendano più sostenibile socialmente il sistema, sulla base delle richieste contenute nella piattaforma presentata al Governo dal sindacato. Il Ministro Orlando – conclude il sindacalista – si era impegnato a convocare il sindacato nei primi giorni di settembre ed è grave che ancora non lo abbia fatto».
MIN. FRANCO SULLA NUOVA RIFORMA PENSIONI
Dal 1 gennaio 2022 non vi sarà alcuna proroga per la riforma pensioni di Quota 100: qualora ce ne fosse ancora bisogno di una conferma, è giunto l’annuncio fatto ieri dal Ministro dell’Economia Daniele Franco durante la conferenza stampa sulla Italy Survey dell’OCSE. «Fra la fine del 2021 e l’inizio del prossimo anno avremo un forte cambiamento nei requisiti di pensionamento, e quota 100 scadrà. Siamo consapevoli che alcuni settori economici affrontano difficoltà, sono aspetti da tenere in considerazione», ha detto il titolare dell’Economia intervenendo a margine dell’evento.
Ora la discussione si sposta sulla prossima Manovra di Bilancio, dove il Governo Draghi attende di apportare una nuova riforma pensioni che possa essere sostenibile in termini di spesa ma anche sul fronte flessibilità: «sono fiducioso che l’esecutivo troverà una soluzione equilibrata nella prossima legge di bilancio», ha ribadito ancora Franco sottolineando come nel medio termine «siamo un Paese che invecchia e dovremo aumentare i livelli di occupazione, a partire da donne, giovani, italiani che vivono nelle regioni del Sud ma in generale tutti gli italiani».
STOP A QUOTA 100 ANCHE DALL’OCSE
È ancora il Ministro dell’Economia ad osservare come sul tema pensioni, lato Italia, «abbiamo alcuni problemi di breve termine e di medio termine. Sono fiducioso che il Governo troverà una soluzione fra queste diverse esigenze nella Legge di bilancio, non posso indicare la soluzione che abbiamo in mente, deve essere discussa nel Governo, ma sono fiducioso che troveremo il giusto equilibrio e che questo avrà il sostegno di tutto il Governo». In attesa però di capire quale sarà la nuova riforma pensionistica proposta dall’esecutivo, è chiaro anche dal pressing di Ue e OCSE come non sarà possibile una “riedizione” della Quota 100 o simili: «le pressioni sulla spesa legate all’invecchiamento demografico e agli interessi sono elevate e destinate ad aumentare nel lungo termine», ha spiegato ieri l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, rilevando la raccomandazione forte per l’Italia di «non rinnovare Quota 100 e Opzione Donna», ma anche di «ristabilire la correlazione tra età pensionabile e speranza di vita».