Mentre si limano i dettagli del provvedimento annunciato per il primo maggio, un sondaggio di Repubblica suggerisce che gli italiani prediligano una riforma che tuteli le fasce più deboli.
Mentre l’esecutivo ha annunciato per il primo maggio il decreto che apporterà modifiche al reddito di cittadinanza, nel governo si limano i dettagli al provvedimento. Si fronteggiano due visioni, la linea dura di chi vuole eliminarlo “senza se e senza ma” e la versione più moderata, rappresentata dalla ministra del lavoro Marina Elvira Calderone.
In questo scenario si fa capolino un sondaggio realizzato per Repubblica da Antonio Noto che suggerisce come si orientino gli italiani sul tema.
Da una parte infatti la maggior parte degli intervistati è d’accordo sui maggiori vincoli posti per accedere al reddito di cittadinanza” (56%) e pensa che sia una misura rilevante (69%). Dall’altra il ministro Calderone è uno dei pochi membri del governo che vede crescere la fiducia nei propri confronti.
Il combinato disposto di questi due dati suggerisce una lettura di cui sarebbe utile tenere conto nella scrittura del decreto. Appare infatti evidente che gli italiani favorevoli a questa riforma prediligano una versione più “light” che tuteli le persone che non possono lavorare per motivi dibsalute o per ragioni personali. Anche così si aiutano le famiglie. Forse sarebbe giusto ricordarlo.