La riforma successione 2025 cambia alcune disposizioni che ad oggi creavano problemi e prolungavano i tempi burocratici per sbrigare alcune pratiche. La nuova normativa è stata introdotta in Gazzetta Ufficiale ed entrerà ufficialmente in vigore a partire dall’1° gennaio del nuovo anno.
La nuova riforma interesserà sia le successioni che le donazioni, snellendo l’iter burocratico permettendo l’autoliquidazione delle tasse per la successione e garantendo lo svincolo del conto corrente del defunto (a patto che il richiedente sia un under 26).
Riforma successione 2025: tutti i cambiamenti previsti
La riforma successione 2025 introduce per la prima volta l’autoliquidazione delle imposte applicate alle successioni semplicemente allegando l’opportuna documentazione online. Ciò significa che non sarà più essenziale presentare i documenti catastali o far domanda al Comune per il certificato di morte.
Per il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, si tratta di un intervento importante che va a snellire la burocrazia e accelera i procedimenti necessari per concludere il passaggio di successione. In breve il contribuente potrà versare autonomamente la tassa spettante senza attendere la comunicazione dall’Agenzia delle Entrate.
Aliquote e franchigie
Sulla riforma di successione 2025 rimangono le franchigie e le aliquote imposte attualmente:
- Figli e coniuge: soglia d’imposta fissata al 4% e franchigia massima di un milione di euro;
- Sorelle e fratelli: soglia d’imposta prevista al 4% e franchigia massima pari a 100.000€;
- Parenti: fino al 4° grado e parentele affini al 3° grado (ad esempio i parenti del coniuge), l’imposta è al 6%;
- Per tutti gli altri soggetti non in lista l’imposta è all’8%;
- Beneficiari con disabilità: per loro non è prevista imposta, salvo la cifra ecceda 1,5 milioni di euro.
Un’altra novità riguarda la possibilità di rateizzare l’importo (specialmente se la somma supera i mille euro). In questo caso è possibile dare un acconto del 20% e la restante parte suddividerla in otto o massimo dodici rate mensili.
In fase di dichiarazione vanno versate anche le imposte catastali e quelle ipotecarie, necessarie per trasferirà la proprietà degli immobili.
Eredi under 26
Se l’erede è un under 26 (purché sia unico), allora gli intermediari finanziari e le banche devono sbloccare le disponibilità del conto del defunto. Ciò dev’essere permesso anche se il giovane beneficiario non abbia ancora versato le imposte di bollo, catastali e ipotecarie.