Nelle ultime ore sta circolando sui social la notizia di alcuni rifugiati ucraini in Germania che, dopo aver visto una bandiera russa, avrebbero deciso di bruciarla con un trasformatore Tesla, finendo per bruciare l’intera casa in cui erano stato ospitati. Ad accompagnare la notizia un video che mostrerebbe quanto accaduto. Ma in realtà si tratta dell’ennesima fake news diffusa dalla propaganda russa. A lanciare le accuse è il quotidiano britannico Express, secondo cui sarebbe stata creata questa fake news per sabotare gli aiuti all’Ucraina.
Infatti, secondo fonti di fact-checking, il video online che è stato attribuito al giornale tedesco Bild è un falso. Il filmato mostra un bizzarro dispositivo Tesla a forma di “fulmine” usato per incendiare la bandiera russa che infatti prende subito fuoco. Le fiamme però si propagano, la situazione degenera e l’incendio prende il sopravvento. L’incidente sarebbe avvenuto a Wulfen, nella Germania centrale, ma in realtà si tratta appunto di un fake.
“VIDEO INCENDIO PER UCRAINI? PROPAGANDA RUSSA”
La “bufala” stavolta è partita da YouTube, dove è stata data notizia della bravata di rifugiati ucraini. Viene mostrata anche una lunga colonna di fumo nero che fuoriesce dalla casa mentre i vicini riprendono l’incendio. Inoltre, viene mostrata una donna, Nathalie Michalski, al termine del rogo. Poi la telecamera indugia tra i resti carbonizzati della casa, passando in rassegna i danni e mostrando gli oggetti bruciati sparsi sul pavimento e per la casa.
Stando a quanto riportato dal sito di fact-checking Correttive.org, l’intero video è un falso di propaganda russa. «Il titolo presunto recita: “I rifugiati ucraini volevano bruciare una bandiera russa ma hanno finito per incendiare la casa in cui alloggiavano”. Tuttavia, lo screenshot è un falso, il presunto articolo non esiste. Non abbiamo trovato il presunto articolo né sulla pagina del giornale Bild né con una ricerca su Google». A confermare che si tratta di una fake news il vicedirettore del giornale tedesco, Timo Lokoschat: «BILD non ha mai scritto questo articolo. Un vero e proprio falso».