Nella giornata di lunedì il Governo ha approvato alcune misure volte ad implementare la produzione di energia. Le decisioni arrivano per accelerare le procedure di autorizzazione dei nuovi impianti per la produzione di energia. L’obiettivo è quello di ridurre la dipendenza dal gas importato dalla Russia. Tra le novità più importanti c’è sicuramente quella dei rigassificatori. Ma cosa sono? Si tratta di impianti costruiti o sulla terraferma o a bordo di navi che hanno lo scopo di portare il gas naturale liquefatto fino allo stato gassoso.



L’obiettivo del Governo è quello di installarne due entro la fine del 2023. Il decreto è stato approvato ma la sua versione definitiva non è stata ancora pubblicata. Il prossimo passo del Governo dovrebbe essere quello della nomina dei commissari, figure che spesso vengono chiamate in caso di emergenza per la costruzione o ricostruzione di opere in breve tempo. Il ministro Cingolani ha spiegato che l’obiettivo è quello di attivare un nuovo rigassificatore entro l’inizio del 2023 e un altro entro la fine dello stesso anno. “Per avere tempi così brevi di installazione serve un commissario e una procedura estremamente rapida” ha spiegato il ministro.



Rigassificatori in Italia: dove sono

Al momento in Italia ci sono già tre rigassificatori, due in mare e uno sulla terraferma. Quello più grande è il Terminale GNL Adriatico. Si tratta di un impianto offshore, ovvero una sorta di artificiale al largo di Porto Viro, in provincia di Rovigo. La sua capacità annuale di produzione è di 8 miliardi di metri cubi di gas. Il secondo si trova al largo del mar Tirreno, nella costa tra Livorno e Pisa. Anche in questo caso parliamo di un rigassificatore offshore. Nel dettaglio, è una nave metaniera modificata e ancorata in modo permanente al fondale. Questa ha una capacità di trattamento annuale di 3,75 miliardi di metri cubi.



Il terzo rigassificatore funzionante in Italia è una struttura onshore. Si trova dunque sulla terraferma, a Panigaglia, in provincia di La Spezia. L’autorizzazione per l’installazione di nuovi rigassificatori fino a questo momento poteva arrivare solamente attraverso un decreto ministeriale. Con le modifiche approvate dal Governo, invece, spetterà ad un commissario l’autorizzazione per l’installazione.