Rigoletto, il melodramma di Giuseppe Verdi in tre atti su libretto di Francesco Maria Piave rivive nell’opera film diretto da Damiano Michieletto e portato in scena nella splendida cornice del Circo Massimo di Roma. Nella giornata del 30 dicembre 2021 Rai3 ha pensato bene di regalare ai telespettatori una prima serata all’insegna della grande opera con la messa in onda del capolavoro di Giuseppe Verdi con “Rigoletto al Circo Massimo”, il primo film opera di Damiano Michieletto seguito dal documentario “Rigoletto 2020. Nascita di uno spettacolo” di Enrico Parenti. La pellicola, presentata anche alla sedicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, ha visto gli attori muoversi su un palcoscenico di 1500 mq offrendo al telespettatore uno spettacolo senza precedenti fatto di contaminazione fra differenti linguaggi. Ma cosa è il Rigoletto di Giuseppe Verdi? La storia, tratto dal dramma storico di Victor Hugo Il re si diverte, racconta la storia di un buffone di corte chiamato il Rigoletto.



Se nell’opera francese “Le roi s’amuse” il protagonista principale è il Re di Francia, nell’opera di Giuseppe Verdi il protagonista è il re del Regno del non più esistente di Mantova. Il melodramma è stata rappresentato per la prima volta in assoluto in scena l’11 marzo 1851 presso Teatro La Fenice di Venezia incontrando il favore di critica e pubblico.



Trama Rigoletto, la storia di un buffone di corte portata nel film opera “Rigoletto al Circo Massimo”

Con il Rigoletto, Giuseppe Verdi inaugura la «trilogia popolare» completata poi da altre due opere: il Trovatore del 1853 e La Traviata del 1853, in assoluto tre delle sue opere più amate da pubblico e critica. La storia è ambientata nel XVI secolo e si svolge a Mantova. Il protagonista principale dell’opera è Rigoletto, un buffone di corte, e sua figlia Gilda. Un giorno, durante una festa, il duca di Mantova, confessa al fidato Borsa di voler conquistare la ragazza che incontra sempre all’uscita della chiesa.



Contemporaneamente, all’interno della corte, si diffonde la notizia secondo cui Rigoletto avrebbe un’amante. Per vendicarsi delle sue prese in giro, i cortigiani decidono di rapire la donna che, in realtà, è la figlia Gilda. Il duca, al termine della festa, raggiunge Gilda a casa sua, le giura amore eterno e attenta alla virtù della giovane, scatenando l’ira di Rigoletto che giura di vendicarsi dell’affronto subito. Decide così di rivolgersi a Sparafucile che dovrà sparare al duca attirato in una locanda fuori città dalla sorella Maddalena.

Per mostrare alla figlia Gilda chi sia davvero l’uomo di cui si è innamorata, Rigoletto decide di portare alla locanda anche Gilda che vede, così, con i propri occhi il duca deridere le donne che si innamorano di lui per poi corteggiare Maddalena. Rigoletto dà ordine alla figlia di tornare a casa e, per non farsi riconoscere, Gilda si traveste da uomo. Colta da un impeto di vendetta, torna alla locanda dove ascolta Maddalena che, a sua volta si è invaghita dell’uomo, chiedere al fratello di risparmiarlo. Sparafucile non ne vuole sapere, ma accetta un compromesso: dopo la mezzanotte, ucciderà il primo uomo che varcherà la porta della locanda. Gilda, così, decide di sacrificarsi e, fingendosi un mendicante, entra nella locanda dove viene pugnalata a sangue freddo dal sicario. Quando arriva Rigoletto, il sicario gli consegna il corpo in un sacco. Rigoletto, felice di aver portato a termine la propria missione, si chiede chi sia l’uomo nel sacco quando sente la voce del duca in lontananza. Quando apre il sacco, vede la figlia Gilda in fin di vita che muore tra le sue braccia.