Riki e le sue scuse al commento omofobo sono come il caso della toppa che è peggio del buco. Il cantante è tornato sui social per fare chiarezza su quanto accaduto con Davide Misiano, ma la sua retromarcia sembra più un testacoda. Succede sempre in questi casi: si tira fuori la storia degli «amici gay» e si pensa di poter andare avanti e voltare pagina. Sta di fatto che Riccardo Marcuzzo ha raccontato che questa vicenda conferma il fatto che l’Italia è ricca di contraddizioni. «Dopo il video di Gossip ho passato una settimana a sentirmi dire “che schifo il video che hai fatto, baci i maschi”». E ha citato altri casi in cui è stato chiamato froc*o, come quando ha fatto lo IED di Milano. «Ho aperto tre start up e in una di queste uno dei miei soci è gay. Ho lavorato e lavoro tuttora con colleghi e omosessuali. Nessuno mi ha mai pensato omofobo». Po arrivato le scuse: «Ho sbagliato». Subito dopo precisa: «“Chec*a isterica” se viene detto a me va bene e nessuno può lamentarsi, se lo dico io a chicchessia succede il putiferio». Riki sostiene di essere «caduto nella provocazione», quindi «se qualcuno si è sentito offeso mi scuso, non sono omofobo, ma credo che intorno a questo argomento ci sia tanta ipocrisia». (agg. di Silvana Palazzo)
RIKI CHOC CONTRO DAVIDE MISIANO “CHECCA FRUSTRATA”
Riccardo Marcuzzo non ha fatto parlare di sè, ha portato sul palco dell’Ariston una canzone anonima adesso anche finita nel mirino dei critici e non solo come musicalità ma anche come testo considerato “errato grammaticalmente”. A lanciare l’accusa finale a Riki è stato il prof di latino Davide Misiano che ci è andato giù pesante equiparando addirittura il testo confusionario ed errato all’intricato monologo di Diletta Leotta, privo di significato a detta di tutti. In particolare, Misiano ha riportato proprio una frase della canzone in un articolo su All Music Italia attaccando: “Abbiamo smarrito i soggetti e abbiamo capito meno del monologo della Leotta. Trova pace, con la sintassi e con la vita”. Riccardo Marcuzzo non ci sta e, forse carico di tutto quello che si è detto di lui in questi giorni, ha pensato bene di rispondere a tono esagerando un po’ alla luce di quello che ha scritto.
RICCARDO MARCUZZO, TERREMOTO SUI SOCIAL
Attraverso un post su Instagram (poi prontamente cancellato) sotto la foto dell’articolo, Riccardo Marcuzzo ha insinuato che se fosse stato uno brutto il testo sarebbe stato poetico ma visto che lo ha scritto lui il risultato non è lo stesso: “Hai preso una frase meravigliosa che se fosse stata scritta da un personaggio più brutto e quotato dalla stampa sarebbe considerato un poeta. Il soggetto c’è, la sintassi è giusta. Se c’è una cosa che conosco è la grammatica italiana. Sai cosa? Sono bello e intelligente. Andate in crisi voi brutti e ‘intellettuali’. Tu sei pure checca e le checche per definizione sono frustrati. Si vede dal tuo sguardo in quella foto“. Il botta e risposta non si è fermato qui tant’è che Davide Misiano ha subito risposto evitando di commentare direttamente la caduta di stile di un artista di “successo” costretto a “ricorrere a certi argomenti” e poi chiude: “Sei giovane e non sai quel che dici; io cesso, vecchio, pure checca se preferisci (n.b. È un’offesa solo per te che la usi), ti auguro sportivamente dei pensieri migliori, sugli altri e sul mondo. Quanto a grammatica, se usi questo linguaggio, probabilmente non conosci quella del pensiero. Buona poesia”. Come finirà adesso questo terremoto?