Il turismo italiano si cinge la testa dell’alloro accademico. Il nuovo corso di laurea in “ospitalità” ha ricevuto ieri l’ok definitivo dal Senato di Ca’ Foscari, l’università veneziana che s’impegna così nella sua prima laurea professionalizzante, quel particolare corso di studi di alta formazione tecnica (incardinato dal ministero nel 2017) studiato e finalizzato a consentire un ingresso più immediato nel mondo del lavoro. L’Hospitality Innovation and e-Tourism si svolgerà in stretta sinergia con chi ha fortemente creduto fin dall’inizio nel progetto, vale a dire la SIO, Scuola italiana di Ospitalità, nata grazie a Cassa depositi e prestiti (fortemente impegnata nel settore turismo) e il gruppo TH Resorts. La laurea è naturalmente indirizzata a sviluppare le competenze e i profili professionali più ricercati nel mercato del lavoro, attraverso una stretta collaborazione con le imprese, e a sostenere la competitività e l’innovazione del settore dell’hospitality in Italia.
Il corso prenderà avvio il prossimo settembre e formerà dunque professionisti con competenze digitali, culturali e manageriali. Le lezioni si svolgeranno nelle sedi di Ca’ Foscari; il Dipartimento di afferenza è quello di Scienze ambientali, informatica e statistica. In linea con le caratteristiche dell’offerta formativa dell’ateneo, il nuovo corso di laurea si contraddistingue infatti per la sua forte interdisciplinarità, che integra competenze e ambiti di studio diversi ma complementari. Hospitality Innovation and e-Tourism prevede una forte compresenza di lezioni teoriche, periodi di stage e laboratori in aziende di hospitality. Nel corso del programma triennale sono previsti tre stage obbligatori, che permettono lo sviluppo di competenze e responsabilità crescenti.
“Oggi l’offerta formativa di Ca’ Foscari segna un nuovo passo avanti – ha detto Tiziana Lippiello, Rettrice dell’Università Ca’ Foscari – con l’introduzione del nuovo corso di laurea in Hospitality Innovation and e-Tourism, la nostra prima laurea professionalizzante. Fin da subito il corso ha raccolto l’adesione di numerose realtà territoriali, dal Comune di Venezia alla Regione, dalle associazioni di categoria a diverse aziende del settore del turismo e dell’accoglienza. Oggi l’approvazione del Senato sancisce la bontà di questo progetto, nel quale crediamo molto, indirizzato a una nuova forma di turismo, qualificato e sensibile anche all’offerta culturale del territorio e alla sostenibilità. Grazie dunque a tutti coloro che ci hanno sostenuto, e grazie anche al Ministro dell’Università Gaetano Manfredi per il sostegno che ha espresso a questa nostra iniziativa: siamo pronti a metterci subito al lavoro per creare nuove opportunità di sviluppo e crescita di un Ateneo immerso nel suo straordinario territorio. Un’attenzione particolare verrà riservata al diritto allo studio: garantiremo per ogni anno di corso iniziative e agevolazioni a favore degli studenti frequentanti, e servizi necessari a garantire il buon funzionamento del corso e gli stage previsti dall’offerta formativa, funzionali all’inserimento dei laureati nel mondo del lavoro”.
“Posso esprimere la grande soddisfazione da parte di tutta la SIO”: è stato il primo commento di Giulio Contini, direttore della Scuola italiana di Ospitalità. “È un grande risultato raggiunto grazie al lavoro certosino sulla qualità e le possibilità che si aprono da questo corso. Un lavoro portato positivamente avanti dai due rettori che hanno creduto nel progetto, prima Michele Bugliesi e Tiziana Lippiello oggi. Adesso non vediamo l’ora di partecipare così al rilancio della formazione nell’ospitalità italiana, uno dei punti di forza su cui si dovrà basare il turismo post-Covid, insieme alla sostenibilità e alla tecnologia, altri aspetti che la grande interdisciplinarietà prevista dal corso di laurea andrà comunque a coprire”.