Una richiesta che sembrava un po’ fine a se stessa rischia di diventare una vera e propria “anticamera” per una crisi di Governo: dopo le parole di Marcucci in Parlamento, arrivano all’Adnkronos altre fonti di maggioranza (confermate) in cui si esprime nettamente «Siamo a un bivio: tra qualche settimana o si un fa un rimpasto per un Conte 3 o la strada è quella di un governo Draghi». Il ragionamento fatto da ambienti vicini a Pd e Italia Viva – ma ancora mancano le conferme – riguarda l’emergenza massima sanitaria di queste settimane, con le forti critiche sui piani progettati in primavera e mai attuati in prevenzione della seconda ondata. Mentre Zingaretti ha ufficialmente “frenato” i sub-movimenti interni al suo stesso Pd, a tuonare contro i proprio compagni di Governo è l’ex Ministro dei Trasporti in quota M5s, Danilo Toninelli: «con più di 200 morti al giorno, Marcucci parla di rimpasto di Governo? Lasciamo perdere questo politichese. C’è qualcuno che ha fatto bene e chi ha fatto meno però la squadra oggi è fondamentale». (agg. di Niccolò Magnani)



MARCUCCI “SERVE VERIFICA DI GOVERNO”

Si torna a parlare di rimpasto di Governo. Clima sempre più rovente all’interno dell’esecutivo e ad accendere nuovamente il dibattito è stato Andrea Marcucci, capogruppo Pd al Senato. Intervenuto in aula al termine dell’informativa del premier Conte, l’esponente dem non è andato per il sottile: «Io ho delle richieste che le chiedo di valutare: i singoli ministri sono adeguati all’emergenza che stiamo vivendo?». Marcucci ha spiegato che il Governo dovrebbe avere «le migliori donne e uomini che possono salvare nostro paese», ma anche una maggioranza parlamentare solida, da qui la richiesta di una verifica della tenuta della maggioranza. Ma non solo: il dem ha messo in risalto l’onore e l’onere di coinvolgere l’opposizione in questa fase difficile per il Paese, di trovare un luogo dove maggioranza e Centrodestra possano confrontarsi sul da farsi.



RIMPASTO GOVERNO: RENZI IN PRESSING SU CONTE, MA PD FRENA

Caos Governo, dunque, senza dimenticare gli affondi di Matteo Renzi. Dopo aver annunciato di voler chiedere al premier Conte di modificare il Dpcm, il leader di Italia Viva ha affermato ai microfoni di Repubblica: «Il Dpcm è tecnicamente sbagliato perché non poggia su dati scientifici, ma sulle ansie di alcuni ministri preoccupati». L’ex premier ha poi evidenziato: «Invito Conte ad abbandonare la superficialità e il populismo. E mettere in campo la Politica, quella con la P maiuscola». Contro il possibile rimpasto di Governo si è schierato immediatamente Nicola Zingaretti, segretario Pd: «Il sostegno del Partito Democratico a questo Governo e ai suoi ministri è pieno e totale. Non in discussione. Posizione ribadita, tra l’altro, all’unanimità alcune ore fa dalla direzione nazionale sul voto della mia relazione». Marcucci poi in una nota ha sottolineato di «non aver chiesto nessun rimpasto. Ho chiesto al Presidente del Consiglio di assumersi la responsabilità dell’azione di governo, inclusa quella dei singoli ministri, e di aprire una fase di coinvolgimento parlamentare più profondo. Che includa anche le opposizioni. Basta con il chiacchiericcio».

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