Questa sera, l’Autorità per l’energia pubblicherà, in ritardo rispetto al previsto appuntamento di lunedì, l’aggiornamento dei prezzi dell’energia elettrica e del gas in servizio di tutela per il terzo trimestre 2021. I ritocchi tariffari per il mercato domestico tutelato, ultima frangia ancora di utenza per la quale l’obbligo di passaggio alla libera concorrenza è rinviato al 2023, avviene in un clima ancor più infiammato della meteo corrente. Sull’onda delle previsioni di forti rialzi circolate lo scorso fine settimana e rilanciate dalle stime di rincari di Nomisma Energia che prevede una stangata, mai vista in passato, sulle bollette elettriche e gas dal primo luglio, si ipotizzano +12% per luce e +21% per il gas.
A spingere i prezzi all’insù, secondo Davide Tabarelli, Presidente dell’istituto di ricerca sull’energia, c’è la minore produzione da fonti rinnovabili che incide sulla domanda di gas delle centrali elettriche, mentre l’offerta ha problemi per le basse scorte dallo scorso inverno e per riduzioni di forniture dalla Russia e dalla Norvegia. Con il cambiamento degli stili di vita che hanno diffuso gli impianti di condizionamento e le consuete ondate di calore, l’estate ormai si caratterizza per puntuali aumenti di tariffe, aggravati quest’anno anche dalla ripresa economica.
Secondo indiscrezioni riportate dal Quotidiano Energia, il rinvio dell’Arera sarebbe invece dovuto al tentativo di concludere una manovra da un miliardo di euro per mitigare il balzo delle bollette utilizzando i proventi delle aste ETS. Non sarebbe la prima volta che l’Autorità faccia da scudo per contenere gli incrementi tariffari sulla spesa dei consumatori elettrici domestici in mercato tutelato. Sempre che l’Autorità ci riesca, non saranno interventi provvisori a risolvere i fattori esogeni responsabili dell’aumento.
Aspra la reazione dell’associazione dei consumatori Federconsumatori che ha bollato come “inutile rituale” il consueto incontro tra l’Autorità e le associazioni di consumatori prima dell’aggiornamento trimestrale delle bollette, e comunicando la sua intenzione di disertare l’appuntamento di oggi ha, nel contempo, esortato il regolatore a indirizzare “la sua attività verso questioni più attuali e utili per i cittadini”. Tra queste spiccano una riforma degli oneri di sistema in bolletta da discutere assieme al Governo e una capillare campagna di informazione sulla fine dei prezzi tutelati rimandati, per l’ennesima volta, al 2023 per le famiglie.
Molti, troppi cittadini, poco o male informati su termini e condizioni del mercato libero cadono vittima delle truffe di venditori disinvolti i quali con la minaccia dell’urgenza del passaggio al mercato libero, inducono a firmare degli impegni non sempre coerenti e convenienti con il profilo di spesa dell’utente.
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