Parlare di rincaro bollette non è facile, né scontato: si tratta di una tematica molto dibattuta e allo stesso tempo molto delicata, soprattutto in un periodo significativo come questo, dove il Covid-19 ha messo e sta mettendo tuttora a dura prova l’economia nazionale.

Purtroppo, però, nemmeno questa profonda crisi ha potuto cambiare le cose, e, per la seconda volta consecutiva in due anni, Arera ha confermato un aumento delle bollette dell’energia in tutela del 3,8% per l’elettricità e del 3,9% per il gas.



Si tratta di un evento prevedibile, determinato principalmente dalle speculazioni sui mercati all’ingrosso dell’energia e dall’aumento dei prezzi del petrolio. Queste diverse cause incidono in maniera diretta sulle bollette degli italiani, che si riconfermano così tra le più alte d’Europa, anche “grazie” a costi di tassazione sempre più alti.



E una situazione del genere pesa non poco, soprattutto in un momento come questo. Da esperto del settore ammetto che è molto difficile agire sui meccanismi di un mercato così complesso e vario. Tuttavia, da Presidente di un’azienda multi-utility che vuole mettere al centro il cliente, riconosco anche che dovremmo cercare di agevolare i nostri clienti, assisterli e incentivarli attraverso un’assistenza adeguata e servizi ad hoc.

Certo, non è facile, ma educare e formare i consumatori è molto importante in queste situazioni: può essere utile ribadire loro gli strumenti e i trucchi da usare per tenere a freno i consumi, insegnare il modo corretto di leggere una bolletta, e – ancora prima –  far capire loro le alternative che hanno a disposizione, da una parte il mercato tutelato, dall’altra quello libero. D’altronde, se parliamo di liberalizzazione, muoversi nel libero mercato permette ai clienti prezzi più convenienti, con una netta differenza rispetto al mercato regolamentato e speriamo che, andando avanti nel tempo, sempre più persone se ne rendano conto.



Nel frattempo, per compensare questa situazione di difficoltà, Arera ha confermato un aiuto consistente per le piccole imprese, che forse più di tutte hanno subito i danni economici e finanziari causati dalla pandemia. Si tratta di una misura del Decreto sostegni che mira a ridurre di 600 milioni di euro le bollette per le piccole imprese in questi mesi estivi.

Altro strumento di supporto è il bonus per le famiglie con un Isee particolarmente basso – in Italia circa 3 milioni –  che si ritroveranno accreditato in bolletta, in modo automatico per i prossimi mesi, uno sconto sulle bollette di luce e gas.

Sicuramente questi incentivi rappresentano qualcosa, delle azione concrete. Dopodiché bisogna provare a muoversi, tutti noi del settore, nella giusta direzione, quella dell’innovazione e della semplificazione. La strada è ancora lunga, e bisogna sostenere chi è in grado di affrontare situazioni scomode, cercando di non farle pesare sui propri clienti, la cui soddisfazione – alla fine – è la cosa più importante.

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