Il rincaro dei voli aerei sembra esserci soltanto in determinati periodi dell’anno e per certe tratte. Tuttavia la piattaforma specializzata nel settore turistico, Cirium, ha approfondito con una analisi l’andamento medio dei biglietti delle compagnie low cost per viaggiare sia un Europa che sul proprio territorio.



Il primo dato – emerso questa estate – riporta un calo tra il 4% e il 9% sul prezzo dei biglietti aerei nell’Unione Europea. Il motivo è dovuto agli incentivi previsti post pandemia da Covid-19, con ripresa tra il 2022 e il 2023.

Rincaro voli aerei: 40% in meno tra Italia e Spagna

Nonostante il rincaro sui voli aerei di cui si è parlato negli ultimi periodi (specialmente per la famosa tassa sull’ambiente già adottata da Lufthansa), quest’estate chi ha viaggiato nella tratta Italia – Spagna ha pagato il 40% in meno – dai dati Cirium – rispetto allo scorso anno,



I dati Cirium risalgono al periodo estivo compreso tra luglio e settembre. A luglio 2024 il risparmio è stato più alto, il 9% (in media) rispetto ad un anno fa, il cui costo in classe Economy è stato di 87,4€ a persona per viaggiare in Europa.

Prezzi più alti in agosto il cui costo a biglietto è stato di 97,85€ (il -3,7% rispetto all’anno scorso), per poi tornare a 87,40€ a persona a settembre.

Viaggiare all’interno del nostro Paese (da Italia a Italia per intenderci) questa estate sarebbe stato pressoché simile ad un biglietto acquistato per l’Europa: 44,64€ per un biglietto “domestico” contro 54,87€ per andare in Spagna, 66,96€ in Germania e 68,82€ in Francia.



Vacanze invernali 2024: costi in aumento

Non calano i costi dei biglietti aerei in inverno, nello specifico nel periodo compreso tra il 20 dicembre 2024 e il 3 gennaio 2025, dove Cirium dichiara che le compagnie aeree hanno venduto quasi 300 mila biglietti (soltanto in Italia) in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Il rincaro sui voli aerei continua anche verso gli altri Paesi dove le compagnie hanno allo stesso modo venduti numerosi biglietti in più rispetto all’anno precedente: +320 mila nel Regno Unito e 770 mila in Spagna.