Ringo, noto dj e conduttore radiofonico, è intervenuto sulle colonne del “Corriere della Sera”, dove si è raccontato a tutto tondo, dalla vita privata a quella lavorativa. In primis, il suo nome di battesimo, Rocco, condiviso con la stella dei film a luci rosse Siffredi: “Mi ha chiesto mille volte di fare un film p*rno con lui – ha rivelato Ringo –. Mi ha proposto di fare Rocco e i suoi fratelli versione hard. Mi divertirei molto, ma vedo già tre donne che mi guardano e ho il terrore: mia madre, la mia ragazza Rachele Sangiuliano (ex pallavolista, ndr) e mia figlia. Non me la sento di affrontarle”.
E dire che nell’esistenza di Ringo, le trasgressioni non sono mancate, tanto che lui stesso ha ammesso che potrebbe scrivere un’enciclopedia: “Ma non sono mai stato affascinato dalle droghe e non bevo perché sono allergico all’etanolo – ha sottolineato –. Sono sempre stato attratto dal s*sso e dalle donne, da un’orgia, qualcosa di viscerale… poi è arrivato l’Aids a rovinare tutto. Ho ripetuto la terza media perché feci a botte in classe e fui espulso. Un compagno mi aveva rubato il krapfen che mi aveva dato mia madre e se lo stava mangiando, gli ho spaccato la faccia. Sono stato espulso nonostante la classe avesse testimoniato a mio favore”.
RINGO: “I MANESKIN SONO TERRIFICANTI, LE MIE EX…”
Sempre ai microfoni del “Corriere della Sera”, Ringo ha analizzato il panorama musicale attuale, senza troppi filtri: “Mi fa c*gare. Ho sentito ‘Viola’ di Fedez e Salmo: non si offendano, ma è terrificante. Poteva farla Orietta Berti. I Maneskin? Terrificanti anche loro. Sono un surrogato di un prodotto di marketing, non hanno nulla di vero, nemmeno il reggicalze. Mi dispiace e sono pronto a ricredermi…”.
Ringo ha poi parlato di amori passati: “Con Elenoire Casalegno siamo amici, è la madre di mia figlia Swami, come potrei parlarne male? Mi spiace quando vedo separazioni burrascose, come ora quella fra Totti e Ilary, rimango basito. Non riuscirei a fare questa guerra pubblica. Francesca Piccinini? Tra le mie ex non ho mai avuto nemiche, come mi sono messo insieme con il sorriso, da giocherellone, altrettanto ho fatto quando mi sono lasciato. Quando vedo che sta arrivando il momento in cui non ci si capisce più, mi fermo prima dello scontro. Preferisco evitare la battaglia, chiamatemi paraculo o fortunato. Trovo assurdo farla finire in guerra, se è stato amore”.