Martedì 19 novembre 2024 è stato ufficializzato il rinnovo del contratto dei metalmeccanici e dell’artigiano italiano, che apre finalmente uno spiraglio e cambia le condizioni salariali.

Finalmente l’intesa è stata raggiunta e firmata dal Confartigianato e dalle sue ramificazioni “Impianti, Orafi, Odontotecnici e Restauro”, oltre che dai sindacati Fim-Cisl, Uilm-Uil e Fiom-Cgil. Il rinnovo contrattuale ha una durata triennale, dal 2023 al 2026, e sostituirà il vecchio accordo oramai scaduto a fine 2022.



Rinnovo contratto metalmeccanici: previsti aumenti per l’intera categoria

La nota positiva del rinnovo del contratto metalmeccanici è indubbiamente l’aumento dello stipendio. Gli incrementi saranno validi a partire dall’1 dicembre 2024 e gli importi cambiano in base al livello di inquadramento e alle categorie coinvolge.



Nello specifico i lavoratori del 4° livello di inquadramento avranno aumenti fino a 144€ in più al mese. Ecco qui un esempio concreto tabellare dei nuovi importi salariali aggiuntivi:

  1. Metalmeccanica e Installazione di Impianti: 120€
  2. Orafi, Argentieri e Affini: 120€
  3. Restauro: 144€
  4. Odontotecnici: 109€

Per i livelli di inquadramento più alti: 5°, 6° e ancora più alti, nei prossimi giorni verrà stilato un nuovo ordinamento e delle nuove condizioni apposite a favore di chi rientra in tali gradi.

Nuove regole post rinnovo contrattuale

Il rinnovo del contratto dei metalmeccanici non prevede soltanto l’aumento dei salari, infatti sono previsti dei cambiamenti normativi che mirano ad imporre nuovi orari di lavoro ma soprattutto il fatidico “preavviso”.



La prima novità riguarda la possibilità di accordarsi con l’azienda per fare in modo che piuttosto che conteggiare la 9° ora lavorativa come lavoro straordinario, si riducono gli orari delle restanti giornate (lavorando ad esempio meno di otto ore).

Cambia anche il periodo di preavviso, favorendo maggiormente i diritti lavoratori a fronte di un eventuale dimissione o licenziamento.

E viene previsto lo scatto d’anzianità di 10€ anche a favore dei lavoratori con contratto in apprendistato.

Il nuovo contratto non viene sottoscritto soltanto per i settori tradizionali ma anche le nuove realtà produttive quali: aziende artigiane che producono macchine e eseguono attività di progettazione industriale e non artigiane che lavorano in settori di impianti e metalmeccanica (incluse quelle che lavorano in attività subacquee).