25 aprile tra le polemiche. Negli ultimi giorni si è riacceso con forza il dibattito sull’antifascismo e sul tema è tornato Rino Formica in una lunga intervista a QN: “La pacificazione con i fascisti è avvenuta con l’amnistia di Togliatit. La pacificazione con il fascismo, invece, non c’è stata e non ci potrà essere mai”. Per l’ex ministro socialista, infatti, fascismo e antifascismo non hanno la stessa importanza: “Nel senso che sono avvenimenti della storia e che, come tali, non sono confrontabili come fenomeni alternativi, ma come fenomeni necessitati dalla storia”.



Secondo Rino Formica, la presenza di un governo di destra costituisce l’annuncio di un pericolo. Un pericolo che esiste “perché nelle politiche sociali, economiche, dell’immigrazione, vediamo che c’è un rigurgito del disprezzo per ogni tendenza liberalizzatrice della società e liberale delle istituzioni”.



Il parere di Rino Formica

Rino Formica si è poi soffermato sulle ultime dichiarazioni di Luciano Violante, che considera la Meloni estranea al fascismo, allontanando i rischi di derive estremiste. Secondo il 96enne, la sua interpretazione è contro la storia nazionale italiana: ”In Italia il fascismo va giudicato, come l’antifascismo, come scelta di valori fondamentali, non confondibili, alternativi, perché l’uno nega l’altro”. Discorso diverso per quanto concerne la pacificazione nazionale, quella fatta in Italia nel 1946, che però non prevede la pacificazione con la dottrina fascista: “Non c’è bisogno di nuove pacificazioni. Il referendum liquidò la monarchia e il fascismo. E la Carta costituzionale stabilì quali erano e sono i valori sui quali doveva vivere il nuovo Stato costituzionale italiano”. Rino Formica si è anche soffermato sulla richiesta di Gianfranco Fini alla Meloni di riconoscere il valore dell’antifascismo: “Fini ha avuto una sua evoluzione personale, ma non può far riconoscere alla Meloni quello che non intende riconoscere. Lui chiede alla destra di non essere la destra, ma la destra italiana è stata sempre reazionaria, autoritaria, fascista”.

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