Rino Gaetano torna protagonista in tv nel programma “Grazie dei Fiori” trasmesso il giovedì in seconda serata su Rai3 e condotto da Pino Strabioli e Gino Castaldo. Questa settimana al centro del viaggio musicale ci sarà la musica di Rino Gaetano, l’artista di Gianna diventato dopo la sua morte un vero e proprio mito della musica italiana. Classe 1950, Rino è nato a Crotone ma all’età di 10 anni si trasferisce a Roma con tutta la sua famiglia, ma ad 11 anni viene mandato a studiare presso il seminario della Piccola Opera del Sacro Cuore di Narni dove compone il poemetto “E l’uomo volò”. Qui all’interno del seminario stringe una profonda amicizia con il padre Renato Simeoni che parlando proprio di lui disse: “Gaetano sentiva l’importanza dello studio, però aveva anche dei momenti di grande assenza, che non era vuoto. Era molto difficile trovare Rino in situazioni di “vuoto”, era sempre mentalmente occupato. C’erano dei gusti, questo mi è sempre sembrato di lui, dei gusti all’interno di questa persona, delle ricerche sue personali che lo tenevano occupato. Lui è stato abbastanza un ragazzo sognante, molto sognante”.
Rino Gaetano a Sanremo: “Gianna” e il successo”
Una volta tornato a Roma, Rino Gaetano si avvicina alla musica e con alcuni amici crea il quartetto Krounks dove suonava il basso e comincia a scrivere le prime canzoni. I suoi punti di riferimento musicali erano artisti del calibro di Jannacci, De André, Celentano, ma anche Bob Dylan e i Beatles. Nel 1974 debutta con il primo album “Ingresso libero”, ma il successo arriva l’anno dopo con “Ma il cielo è sempre più blu”, una delle sue canzoni più famose su cui dichiarò: “Ci sono immagini tristi o inutili, ma mai liete, in quanto ho voluto sottolineare che al giorno d’oggi di cose allegre ce ne sono poche ed è per questo che io prendo in considerazione chi muore al lavoro, chi vuole l’aumento. Anche il verso «chi gioca a Sanremo» è triste e negativo, perché chi gioca a Sanremo non pensa a chi «vive in baracca”. La consacrazione arriva nel 1978 quando Vittorio Salvetti lo vuole a tutti i costi al Festival di Sanremo dove gareggia con “Gianna”, brano simbolo della sua discografia. Un successo senza tempo per Rino Gaetano, la cui voce unica e inconfondibile è ancora oggi una delle più amate della musica italiana. Su quella famosa Gianna, la sorella Anna durante un’intervista rilasciata a Italia Si ha precisato: “la Gianna del brano doveva chiamarsi Anna perché era un omaggio che voleva fare mio fratello a me ma non suonava bene perciò hanno deciso di farlo diventare ‘Gianna’”.