Anche Daniela Di Centa, ex fondista e campionessa olimpica, oltre che membro onorario di Cio e Coni ha detto la sua sul rinvio delle Olimpiadi di Tokyo, deciso ieri dallo stesso CIO. Come ci riporta l’Ansa, per la bandiera azzurra questa dello slittamento dei Giochi: “era l’unica strada percorribile”. Il giudizio dell’ex campionessa è netto e certo assai condivisibile vista la grave emergenza per la pandemia da coronavirus che sta colpendo ampie parti del pianeta: “Il primo grande motivo è stato il rispetto della salute degli atleti”, ma non solo perché lo slittamento è stata anche scelta “di grande e doveroso rispetto nei confronti di chi si è qualificato, di chi si stava per qualificare e di chi non ne aveva ancora avuto la possibilità”. Pure ad oggi, il pensiero è però per i molti atleti, tra cui anche diversi azzurri, che avevano fissato a Tokyo 2020 la chiusura della propria carriera, come Federica Pellegrini, a cui dunque sarà chiesto di attendere ancora. A tal proposito la stessa Di Centa, come riporta l’Ansa, ha affermato: “Voglio pensare che possano trovare energie nuove per tenere duro ancora un anno. Non è facile, ma penso ne valga la pena”. (agg Michela Colombo)



PARLA BACH: “DATE? UN PUZZLE DA RISOLVERE MA…”

Il giorno dopo l’annuncio che le Olimpiadi di Tokyo sono state rinviate fino al 2021, ecco che ha preso parola in video conferenza il presidente del CIO Thomas Bach che ha dunque dato chiarimenti sulla decisione appena presa. Il numero 1 del Comitato Olimpico Internazionale ha dunque subito chiarito sullo slittamento che : “E’ stata una decisione condivisa fra il Cio e l’organizzazione di Tokyo 2020. Dobbiamo essere uniti. Il significato dei Giochi Olimpici è importante e questa edizione 2020 spostata nel 2021 potrebbe essere la celebrazione dell’umanità dopo aver superato una sfida senza precedenti”. Parole condivisibili su cui però non c’è stato tempo di soffermarsi perchè subito poi Bach ha posto l’accento sulle nuove date dei Giochi, argomento bollente e su cui si dovrà decidere certo a breve: “Ci sono tanti problemi da considerare. Dovremmo arrivare ad una soluzione il prima possibile, la priorità è prendere una decisione di qualità tenendo conto di tutte le parti interessate”. Insomma il CIO non sta perdendo tempo ma non sarà facile arrivare a una conclusione: “Diciamo che è un enorme puzzle ed ogni pezzo deve andare al proprio posto. Se anche solo uno non viene messo nella corretta posizione, l’intero puzzle viene distrutto. Ma io ho fiducia”. Non ci resta che attendere le ultime novità, animati dalla medesima speranza e ottimismo dello stesso Thomas Bach e del CIO. (agg Michela Colombo)



OLIMPIADI RINVIATE: GLI EVENTI CHE DOVREBBERO SLITTARE NEL 2021

Come riferito prima è ancora da decidere quando le Olimpiadi di Tokyo, rinviate per il 2021, potranno disputarsi: non sarà facile infatti trovare nuove date e non è poi così scontato (come ha ricordato anche Malagò) che i giochi abbiano luogo negli stessi giorni prima fissati. Pure l’ipotesi pur verosimile al momento è quello di disputare Tokyo 2021 sempre in estate, quando però sarà necessario far slittare e ricalendarizzare alcuni grani eventi. Non scordiamo infatti che già per l’estate del 2021 sono stati mesi in programma gli Europei di calcio (dal 11 giugno all’11 luglio) e nelle stesse date pure la Copa America. In aggiunta ecco che per parecchie discipline il 2021 darà l’anno dei Mondiali: questo accadrà per l’atletica (ad Eugene dal 6.15 agosto) e per il nuoto (con l’evento a Fukuoka dal 16 luglio al 1 agosto). Eventi che per cosa di cose verrebbero slittati. Per il momento Sebastian Coe, presidente della Federatletica Mondiale ha già dato la disponibilità a spostare i mondiali: per gli altri si dovrà lavorare con le altre federazioni. (agg Michela Colombo)

RINVIATE LE OLIMPIADI: EVENTO UNICO NELLA STORIA MODERNA

E’ solo di ieri pomeriggio l’annuncio che le Olimpiadi di Tokyo sono state ufficialmente rinviate, “non più tardi dell’estate del 2021” come si è letto mille volte ieri dal comunicato ufficiale del CIO. Una scelta dolorosa e che certo intristisce molti, da atleti e appassionati ma che si è resa gravemente necessaria visto il dilagare e l’aggravarsi della pandemia da coronavirus: pur a distanza di qualche mese sarebbe stato troppo rischioso dare il via ai Giochi e su questo vi è ben poco da discutere. Pure la notizia delle rinviate Olimpiadi di Tokyo 2020 rimane comunque un fatto unico nella sua storia moderna: è stato solo durante le due guerre mondiale che i giochi a cinque cerchi si sono fermati e a suo modo pure quella che stiamo combattendo contro il Covid-19 è una sorta di “guerra” a livello globale, che pure è ancora ben lontana dall’essere vinta. Con ragione dunque dovremo posticipare il sogno olimpico di un anno o forse meno: mentre la fiaccola olimpiaca è custodita in terra nipponica in attesa di poter splendere, resta da fissare il prossimo calendario, attorno a cui ruota la vita di ogni grande atleta.

OLIMPIADI RINVIATE: QUANDO SI FARANNO I GIOCHI?

Ecco dunque che dopo il rinvio ufficiale serve di nuovo mettersi al tavolo di lavoro per decidere quando sarà opportuno disputare i giochi nipponici. Tante le opzioni sul tavolo e non pochi i fattori da considerare, dagli altri appuntamenti sportivi fino alla riorganizzazione delle ultime gare di qualificazione, senza escludere ovviamente le volontà del governo giapponese, come di stakeholders e sponsor. Fissare dunque delle date non sarà facile ma pure vi sono ottime speranze che i giochi possano ripartire già nella primavera.

O almeno questa non è un’ipotesi esclusa a priori da Giovanni Malagò, presidente del Coni, che intervistato ieri dai microfoni di Sky sport ha affermato: “Inizialmente era uscita la notizia come se le Olimpiadi fossero state spostate di un anno esatto. Non è così: il documento recita che i Giochi si potranno fare a luglio 2021, ma anche in primavera o a giugno. Dipende dall’agenda dettata dal Coronavirus. Ci sono molte federazioni internazionali che hanno già dato disponibilità a riprogrammare le loro manifestazioni nel 2021. Come ha detto Coe per i mondiali di atletica programmati in agosto, c’è ampia disponibilità a cambiare”. Malgò ha pure aggiunto: “Dal 1896, da quando esistono le Olimpiadi moderne, non era mai accaduto. Erano state annullate durante i conflitti bellici, però mai posticipate. Questa decisione indica l’eccezionalità del momento”.