E’ decisamente curioso quanto accaduto a Barlassina, piccolo comune della provincia di Monza, dove un pensionato 72enne ha deciso di riparare una buca in strada per poi essere multato dal Comune. Come si legge sul sito del Corriere della Sera la pena pecuniaria giunta al signor Claudio Trenta, questo il nome del cittadino brianzolo, è stata molto salata, ben 882 euro. Tutta colpa di un buco di circa 30 centimetri che il pensionato aveva notato lungo le strisce pedonali fra le vie Monte Santo e Trieste.
«Se pensano che sia un pirla, mi passi il termine, si sbagliano di grosso, mi hanno provocato e ora io presento controdenuncia al comune per omissioni d’atti d’ufficio», esordisce Trenta, parlando ai microfoni del Corriere della Sera, che poi ha specificato: «Da circa tre mesi mandavo segnalazioni al comune, mandavo foto all’ufficio tecnico e ai vigili, visto che non la riparavano ho scritto al Prefetto e ai carabinieri della stazione di Seveso via Pec, ho chiesto se questa mail poteva valere come denuncia per mancato rispetto di atti d’ufficio. Ho pensato che sarebbero andati di corsa a ripararla, ma dopo una settimana era ancora lì. Allora ho comprato un sacco di catrame, l’ho chiusa a fine aprile e ho fatto un post su Facebook, in pratica mi sono autodenunciato, ma l’ho fatto venti giorni fa e ora mi ritrovo 900 euro di multa. Pensano di mettermi in difficoltà ma non sanno cosa si sono tirati dietro».
RIPARA BUCA IN STRADA A BARLASSINA, COMUNE LO MULTA: “NON LA PAGHERO’”
Claudio dovrà inoltre riportare la strada alla situazione originaria, di conseguenza dovrà togliere il catrame. «Non sopporto il fatto che gente pagata per fare gli interessi dei cittadini poi non rispetti i cittadini stessi. So di gente che è inciampata nelle buche e che non è mai stata risarcita dalle assicurazioni, ho testimonianze».
Il giornalista del Corriere della Sera fa però notare che se ognuno si mettesse a riparare buche sarebbe l’anarchia: «L’anarchia la crea chi non ripara una buca in strada – ribatte il pensionato di Barlassina – tutto qua, io non ho voluto fare le veci dell’ufficio tecnico, o dell’ente pubblico, io ho segnalato un disagio da tre mesi, ho scritto alle autorità, ho reso pubblica la mia denuncia». In ogni caso il signor Trenta non ha assolutamente intenzione di pagare la buca: «Assolutamente no. Mi hanno dato il massimo, ma come posso pagare una cifra simile per aver coperto una buca? Mica l’ho aperta, l’ho tappata! Così non vogliono darmi una lezione, mi prendono in giro».