Può ufficialmente ripartire la sperimentazione sui macachi in Italia, sino a questo momento portata avanti dai ricercatori delle università di Torino e di Parma: lo riferisce l’edizione odierna del quotidiano “La Repubblica”, che spiega come il Tar del Lazio abbia rigettato il ricorso presentato dalla Lega antivivisezione. Ma in cosa consistono le indagini sui primati nell’ambito del progetto Light-Up, validato dal Consiglio europeo delle ricerche? “Lo studio – si legge sulle colonne del giornale – ha lo scopo di trovare meccanismi neurali e trattamenti per il recupero visivo in persone che hanno una parziale cecità dovuta a lesioni cerebrali e non dell’occhio. Qualcosa di simile a una fisioterapia, ma per il sistema visivo, che oggi non esiste compiutamente”. Purtroppo, questi test possono essere condotti soltanto provocando minime lesioni a uno dei due occhi dei nove macachi appartenenti alla specie Macaca mulatta e gli animalisti non intendono sotterrare l’ascia di guerra, anzi: hanno già annunciato la volontà di proseguire nella loro lotta.
RIPARTE SPERIMENTAZIONE SUI MACACHI? LA LAV NON INTENDE FERMARSI
“Si tratta di una battuta d’arresto che certo non ferma la nostra battaglia che sapevamo essere lunga e molto difficile – ha dichiarato ufficialmente la Lav –. Ricorreremo al Consiglio di Stato, che speriamo si pronunci al più presto, accogliendo le nostre fondate ragioni giuridiche e scientifiche, come già evidenziato quando abbiamo ottenuto la sospensione del progetto. Nel corso di queste ultime fasi processuali sono emerse realtà scioccanti, che confermano come quanto abbiamo denunciato sia solo la punta dell’iceberg”. Le sperimentazioni sui macachi, tuttavia, possono riprendere anche per effetto del verbale di un sopralluogo effettuato dai Nas, nel quale è scritto che tutti gli animali si presentano in apparente buono stato di salute. Tutte le gabbie sono fornite di corde, trapezi, palle, lettiera in corteccia. Per alcune ore della giornata sono proiettate immagini su una televisione e viene diffusa musica. L’alimentazione prevede mangime completo secco integrato con frutta fresca, secca, verdure e succhi.