Ma forse può domani dovrebbe arrivare qualche indicazione più concreta sulla ripresa della Premier League: secondo il Mattino infatti già domani è attesa una nuova presa di posizione da parte della Lega come dei club, che si riuniranno in assemblea, che dunque dovrebbe confermare la ripartenza del cacio inglese, presumibilmente per la fine del mese di giugno (su esempio della Liga spagnola). Dal governo dopo tutto filtrano importanti segnali di ottimismo per la ripartenza: già in precedenza il premier Johnson aveva dato il suo benestare alla ripresa degli allenamenti collettivi, benchè vi fossero ancora evidenti nodi da risolvere nel protocollo d’insicurezza. Nodi che a dir il vero non sono ancora stati superati e che suscitato l’evidente preoccupazione di medici e calciatori, fortemente contrari a tornare in campo in queste condizioni. Ma domani in ogni caso si dovrebbe decidere della ripresa della Premier League, che ad ogni caso avverrà a porte chiuse, nonostante le forti proteste di molti. (agg Michela Colombo)



RIPRESA PREMIER LEAGUE: GIOCATORI ANCORA CONTRARI

E’ sempre caos per la ripresa della Premier League, tra Federazione e lega pronti a fissare la data di ripartenza (con il benestare del governo), ma con club e giocatori profondamente divisi sul pronto rientro in campo. E sono proprio i calciatori i primi ad essere particolarmente timorosi a tornare a breve in campo per concludere la stagione 2019-20 della Premier League. Già nei giorni scorsi parecchi giocatori hanno alzato la voce a proposito e l’ultimo a farlo solo nelle ultime ore è stato l’esterno del Chelsea Willian. Come riportato dal Mirror, il Blues ha affermato: “Per quanto ne so, molti calciatori, direi la maggioranza, non sono così avvezzi a riprendere adesso. Vogliamo davvero tornare a giocare, ci manca fare quello che amiamo, ma deve essere fatto nella piena sicurezza di tutti noi. Questo è quello che andiamo cercando, la nostra salute viene prima”. Benché dunque pure ci sia la voglia di tornare in campo e di tornare alla normalità pure la paura, dopo i giorni drammatici che l’intera Gran Bretagna ha vissuto durante la pandemia da coronavirus, rimane forte. E come abbiamo ben visto nei giorni scorsi, paiono questi timori giustificati da parte dei giocatori, visto che il protocollo fissato da Lega e federazione non pone certo i calciatori al di fuori di ogni rischio.



RIPRESA PREMIER LEAGUE, KLOPP: “SPERIAMO CHE IN GERMANIA FUNZIONI”

Ma pure, rimane forte in Gran Bretagna la volontà di rivedere presto il grande calcio della Premier League, pure in stadi vuoti. A comunicarci questo desiderio è anche l’allenatore del Liverpool Jurgen Klopp, che ai microfoni della BBC, ha affermato: “Tutti abbiamo cominciato a giocare senza tifosi attorno e amiamo il calcio non per l’atmosfera che c’è nello stadio. Dovremo giocare a porte chiuse per qualche mese, si spera, ma questo non significa che il calcio non sia più quel meraviglioso gioco che è”. A porte chiuse o meno dunque c’è voglia di calcio e la speranza è che la Germania e la Bundesliga possa far da esempio, visto che è giù tornata in campo dopo lo stop per coronavirus, questo fine settimana: “Spero che in Germania questa ripartenza funzioni e che a un certo punto si possa riprendere anche in Inghilterra”. Ma tra spinte per la ripartenza, enfatizzate dall’esempio tedesco e necessaria prudenza, il quadro per il primo campionato inglese non è chiaro: e certo a breve bisognerà prendere una posizione netta.

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