Arrivano importanti aggiornamenti sulla ripresa della Serie A, il ministro Vincenzo Spadafora ha annunciato il via libera del Comitato tecnico scientifico al protocollo della Fgic per la ripresa degli allenamenti di squadra. intervenuto ai microfoni di Tg Sport su Rai 2, l’esponente del Movimento 5 Stelle ha precisato che i ritiri non sono più necessari, mentre sulla formula da adottare per la fine della stagione ha spiegato: «Playoff proposti da Gravina? Ho convocato per il 28 maggio Gravina e Dal Pino per decidere una data certa per la ripartenza: decideranno le Federazioni. Se iniziamo il campionato, lo facciamo per portarlo alla fine. Tutte le soluzioni sono importanti». Spadafora ha messo in risalto che da questa sera saranno disponibili le linee guida per la ripresa in sicurezza delle attività nelle palestre e nei centri sportivi. (Aggiornamento di MB)



RIPRESA SERIE A, SPADAFORA: “SPERIAMO DI RIPARTIRE DA META’ GIUGNO”

E’ tornato a proferir parola sulla ripresa della Serie A anche il ministro dello sport Vincenzo Spadafora, che ai microfono dell’Italpress ha annunciato di voler ripartiRe con il campionato, non appena ovviamente arriveranno certezze sull’andamento della pandemia da coronavirus: “Tutti speriamo che il campionato possa ripartire il prima possibile ma al momento non ci sono certezze, come detto anche dal premier Conte. Se le curve dei contagi scenderanno ancora possiamo confermare la data prevista per la ripartenza ma dobbiamo arrivarci gradualmente, muovendoci con prudenza e responsabilità”. Il ministro ha ribadito l’intenzione del governo di non abbassare la guardia e di procedere gradualmente, in congrua risposta ai numeri legati all’emergenza sanitaria in Italia. Spadafora ha poi detto la sua sul tema scottante di possibili nuove positività al coronavirus una volta ripresa gli allenamenti: “Capisco che in caso di positività tra i giocatori un ulteriore stop potrebbe incidere in maniera determinante sul prosieguo delle partite, per questo stiamo prendendo in considerazione tutte le soluzioni possibili e validate dai medici. L’obiettivo che dobbiamo realizzare non è solo quello di far ripartire il campionato, bensì di riuscire a farlo terminare”. (agg Michela Colombo)



CALCAGNO: 13-20 GIUGNO SETTIMANA DECISIVA

Torna sulla ripresa della Serie A anche il vicepresidente dell’Assocalciatori Umberto Calcagno, che intervistato a L’Inchiesta ha confermato, che tutti, dalla Lega, alla FIGC al Governo sono impegnati per far si che il calcio possa tornare protagonista. “La verità è che tutti noi, di concerto con i club, Figc, Governo ed esperti, stiamo facendo il possibile per rendere concreta una ripartenza. I conti, però, bisogna farli con il virus. Il tempo gioca un ruolo fondamentale ed è strettamente legato anche al discorso della ripresa del campionato. Noi dobbiamo essere responsabili” le prima parole dello stesso Calcagno, che pure ha da dire la sua sul protocollo e maxi ritiri. Su tal aspetto Calcagno si dice contrario, perchè è “inimmaginabile” pensare di chiudere il gruppo squadra dopo due mesi di lockdown: “Oggi come oggi non avrebbe senso neanche il ritiro di due settimane in assenza di una data certa di ripresa delle partite. Il problema vero è la gestione della quarantena. Senza dimenticare le difficoltà da parte dei club nel reperire strutture ricettive”. Nell’intervento un ultimo commento sulle date della ripresa che, a parte delle ultime decisioni di governo e Lega, potrebbero essere del 13 giugno per la Serie A e del 20 per la cadetteria: “Non sono innamorato delle date ma è chiaro che questa sarà la settimana decisiva”. (agg Michela Colombo)



PRESTO NUOVO PROTOCOLLO PER PARTITE E TRASFERTE

E in attesa che il CTS dia il nuovo benestare al protocollo per la ripresa degli allenamenti collettivi in Serie A, ecco che la FIGC guarda avanti e come ci rivela oggi il Corriere dello sport, pare che sia già al lavoro per definire le norme per la ripresa di partite e trasferte. Già in mattinata la commissione medica della Federcalcio si riunirà in assemblea per deliberare delle norme mediche in vista della ripartenza del Campionato: definite le regole organizzative, dovrebbe mancare solo il protocollo con linee guida igeniche-sanitarie. Su questo punto però il discorso potrebbe facilmente arenarsi: viste le difficoltà che sta incontrando l’attuale protocollo degli allenamenti tra Governo, CTS e club, ecco che in vista di partite e trasferte la cosa potrebbe Farsi ancora più complicata. I nodi probabilmente saranno sempre gli stessi, ovvero quarantena, maxi ritiro e tamponi, su cui il Governo ha chiesto una nuova precisazione alla FIGC, sul reperimento dei test. In un momento in cui i tamponi sono ben rari, si chiede che i club si sobbarchino il reperimento degli stessi, senza gravare sulla collettività. (agg Michela Colombo)

SLITTA LA RIPRESA E RISPUNTA L’IPOTESI PLAY OFF PLAY OUT

Sono giorni sempre roventi per decidere del futuro del campionato della Serie A, la cui ripresa ha subito un nuovo stop da parte del governo solo nelle ultime ore. Con l’ultimo decreto per il 18 maggio, infatti il governo (pure lasciando una minima scappatoia burocratica) ha bloccato ogni evento sportivo fino al 14 giugno prossimo, giusto fino al giorno dopo cui la Lega Serie A aveva fissato la ripartenza del campionato appena mercoledi scorso. Se non vi saranno deroghe a dcpm e dietrofront da parte della FIGC (che ha recepito il decreto prolungando lo stop al 14 giugno), dunque per il momento la data più probabile per la ripresa della Serie A rimane quella del 20 giugno: troppo tardi però perchè si riesca a chiudere la stagione (comprensiva di 12 turni regolari + uno di recuperi oltre alla Coppa Italia) entro la deadline fissata dalla UEFA per la chiusura dei campionato nazionali del 3 agosto.

Ecco dunque mentre si spera che il governo faccia un passo indietro su tale limitazione, come pure la stessa federazione europea (che si è già detta disponibile in tal senso), ecco che in seno alla federazione si fa sempre più avanti l’ipotesi di chiudere il campionato tramite la disputa dei temutissimi play off e play out. L’ipotesi, emersa fin nei giorni successivi allo stop, non ha mai incontrato il favore di club e lega, visto che così si andrebbe a modificare in maniera consistente la regolarità dell’intera stagione; pure però il tempo è tiranno e la FIGC, messa alle strette, potrebbe presto venir costretta a decidere tra lo stop definitivo al campionato e l’ipotesi di disputare dei play off per assegnare lo scudetto. Come ci riporta Sportmediaset oggi, la proposta ora al vaglio della Federazione è di un cambio format, con le prime 4 della classifica (Juventus, Lazio, Inter e Atalanta) a giocarsi lo scudetto e le ultime sei (Torino, Sampdoria, Genoa, Lecce, Spal e Brescia) a lottarsi la salvezza. L’ipotesi così presentata potrebbe ancora una volta non incontrare ampio consenso ma l’intero contesto certo non è dei migliori.

ATTESA PER IL NUOVO PROTOCOLLO DAL CTS

E mentre dunque ci si affanna a capire se e come si potrà chiudere la stagione della Serie A sul campo, tramite l’intervento della politica o un nuovo format per il finale di stagione, pure sono al momento roventi le discussioni intorno al nuovo protocollo su cui il CTS dovrebbe dare il proprio responso per la ripresa degli allenamenti collettivi. Come abbiamo visto, nel fine settimana i club del primo campionato hanno rigettato quello già approvato da FIGC e Governo per gli allenamenti collettivi, proponendo nuove modifiche, che ora dovranno passare la vaglio del pool di esperti che stanno seguendo i ministri in questa emergenza sanitaria. La Lega Serie A ha infatti chiesto che non venga resa obbligatoria la quarantena di club in caso di nuova positività, il maxi ritiro e che vengano invece garantiti molti più tamponi per ciascun club. Entro oggi il CTS dovrà fornire il proprio parere su queste sostanziali novità nel protocollo sanitario di ripresa: nel frattempo si continuano i lavori individuali e si è programmato già per domani il decisivo Consiglio Federale, dove Gravina presumibilmente dovrà deliberare sulla ripresa della serie A e Serie B (e la probabile sospensione di dilettanti e Serie C).