Dopo il giorno ora c’è anche la data: giovedì prossimo alle ore 18.30 infatti è atteso il vertice tra Governo, lega Serie A e FIGC per decidere una data per la ripresa del primo campionato italiano: un incontro informale, da vivo e a cui ci avviciniamo con grandissimo ottimismo. Sensazione che accompagna anche la revisione (che comincerà solo domani) da parte del CTS del protocollo per la ripresa di partite e trasferimenti che la stessa federazione ha consegnato solo domenica. Dopo gli scontri sorti per le norme per la ripresa degli allenamenti, il CTS questa volta non dovrebbe porre troppi problemi sulle norme scritte dalla Federazione: il suo si però sarà inevitabilmente condizionato dai numeri della curva di contagi che si registreranno nei prossimi giorni. E come ci racconta la Gazzetta dello Sport, non è da escludere che pure si possa arrivare a un accordo sulla riduzione dei giorni di quarantena per un soggetto positivo, se le statistiche dei prossimi giorni saranno positive. (agg Michela Colombo)
I CLUB: SI AI 5 CAMBI E NO AI PLAY OFF
Nell’attesa che giovedì si definisca meglio la ripresa della Serie A, ecco che pure i club sono ovviamente all’opera per decidere del futuro della stagione 2019-2020, che secondo quanto ci riporta il Corriere dello sport, verrà portata a conclusione con l’attuazione della nuova norma sui 5 cambi. Prospettata dall’IFAB ormai a inizio del mese, la nuova norma sulle 5 sostituzioni a match diverrà realtà anche per il primo campionato italiano, quando questo tornerà in campo, come già occorso anche nel campionato tedesco. Pure sempre per il proseguo del campionato 2019-2020, i club della Lega Serie A sarebbero pure concordi nell’avversare la proposta fatta da Gravina e FIGC di introdurre play off e play out per concludere la stagione, specie in caso di nuovo stop. Come ci rivela Tuttosport, nessuno dei 20 club è apparso convinto da tale scenario, che pure potrebbe venir riproposto anche per la prossima stagione (ove sarebbe più facile convincere le società, visto che si tratterebbe di un cambio di format concordato all’inizio). Su tale tema a breve è prevista una mediazione tra club e federazione, sempre in vista dl decisivo incontro con Spadafora di giovedì. (Agg Michela Colombo)
OGGI CONSIGLIO DI LEGA
Si apre la settimana decisiva per il mondo del calcio e per la Serie A in primis, la cui ripresa è argomento principale ormai da diverse settimane. Già oggi infatti è atteso un nuovo Consiglio della Lega, dove gran parte della discussione tra i venti club sarà dedicato all’annoso nodo dei diritti tv. Ma oltre al conflitto ormai aperto tra Lega e i broadcaster, ecco che pure saranno a discussione parecchi temi più strettamente legati alla ripartenza del campionato 2019-20. Dall’ipotesi di disputare play off e play out in caso di nuovo stop alla Serie A dopo la ripresa fino ovviamente alle date per cui questa ripartenza dovrebbe avvenire. Ovviamente su questo si tratta di mere ipotesi da parte della Lega Serie A: di fatto il destino della stagione 2019-20 si conoscerà solo giovedì quando sarà previsto l’incontro tra il Ministro dello sport Spadafora, club e naturalmente la FIGC. Nell’attesa però ecco che rimane grande ottimismo per la ripartenza del grande calcio italiano: pure in seno alla lega che non ha smesso di sperare che possa arrivare una deroga all’ultima sospensione del governo per gli eventi sportivi fino al 14 giugno.
RIPRESA SERIE A: IN CAMPO IL 13 GIUGNO PER I RECUPERI?
Come pure ci riportano anche questa mattina diversi media, infatti è ferma intenzione della Serie A riprendere già il prossimo 13 giugno, un giorno prima dunque rispetto all’ultimo stop deciso dal governo: sono parecchi i match da recuperare e non si vuole perdere tempo. L’ipotesi poi è di partire già in quel fine settimana con i 4 recuperi mancanti della 25^ giornata di campionato: Atalanta-Sassuolo, Inter-Sampdoria, Verona-Cagliari e Torino-Parma. Ovvero 4 incontri che servirebbero anche da “rodaggio” e test per la tenuta del protocollo fissato dalla FIGC (e consegnato già domenica al governo) in vista della ripartenza a ranghi completi. Da qui però il calendario sarà a dir poco fitto: pare che sia intenzione infatti disputare due turni alla settimana: così si dovrebbe riuscire a rispettare la scadenza (poi definita non vincolante) dalla UEFA per la conclusione dei campionati nazionali e dare spazio dunque alle coppe Europee. Chiaramente questo è solo un piano di massima: manca ancora l’ok del Governo, ma la Lega fa pressione, intenzionata a comunicare anche alla UEFA al più presto i propri piani per la ripartenza.