Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, intervenuto in qualità di ospite ai microfoni di “Buongiorno” su Sky Tg24, ha commentato l’evoluzione dello scenario pandemico in Italia, con una risalita dei positivi registrata negli ultimi giorni: “Il virus circola ancora, ma il dato sui nostri ospedali ci dice che non c’è pressione. È normale un aumento dei casi, se consideriamo che da giorni non esistono restrizioni e ci sono maggiori possibilità di incontri che possono far aumentare i contagi. Dobbiamo monitorare la situazione, ma niente allarmi. Non dobbiamo confondere la prudenza con la paura. Il Covid va monitorato, ma senza trasmettere messaggi di troppa preoccupazione o allarmismo, perché la situazione al momento è sotto controllo”.

Se l’obiettivo è convivere con il virus, allora, secondo Costa, dobbiamo imparare a convivere con i positivi. Penso che dobbiamo concentrarci più sui sintomatici che non sui positivi. Continuare a cercare i positivi non è la strategia giusta e ricordo che gli ospedali sono ampiamente al di sotto delle soglie”.

ANDREA COSTA: “MASCHERINE? SERVIREBBERO PIÙ CONTROLLI DOVE SONO OBBLIGATORIE”

Nel prosieguo della sua intervista ai microfoni di Sky Tg24, Andrea Costa ha evidenziato di essere stato tra i più convinti sostenitori del fatto che occorresse togliere la mascherina per sostenere gli esami di maturità: “Ho ritenuto sempre che questo fosse un messaggio importante non solo per i nostri ragazzi, ma anche per il Paese. Per Costa si tratta anche di una questione di coerenza, visto che abbiamo mandato i diciottenni a votare ai seggi senza mascherina, e di una questione di credibilità della politica stessa”.

Inoltre, “passare da un obbligo a una raccomandazione significa fare un atto di fiducia nei confronti dei cittadini, che dopo due anni e mezzo di Covid hanno una consapevolezza diversa e sanno bene quali possono essere le situazioni ancora più a rischio. Togliere l’obbligo di mascherina, del resto, non significa che è vietato indossarla”. Però, “andrebbero intensificati dove è previsto l’obbligo. Oltretutto oggi è più facile, perché sono poche le regole da rispettare e da far rispettare”.