Quando si possono accendere i riscaldamenti a Milano? Alla luce del caldo anomalo che sta incombendo su tutta l’Italia in questo periodo, e che anche al nord sta facendo registrare dei valori ben al di sopra della media, il Comune meneghino ha deciso di posticipare ulteriormente l’accensione degli impianti di riscaldamento, tenendo conto anche del caro bollette di gas e luce. Come si legge sull’edizione online del il quotidiano Il Giorno, nella mattinata di ieri è stata pubblicata l’ordinanza per la riduzione del periodo di esercizio degli impianti termici a combustione a uso riscaldamento, posticipando la data di accensione al prossimo 3 novembre 2022, quindi al giovedì della settimana che verrà. Lo spegnimento, invece, è stato fissato al 7 aprile del 2023.
Il provvedimento, ricorda ancora il quotidiano nazionale, si inserisce nel piano di contenimento dei consumi di gas redatto dal governo Mario Draghi, e che prevede i limiti di temperatura con la riduzione di un grado (17° C e + 2° C di tolleranza per gli edifici che ospitano attività industriali e artigianali; 19° C e +2° C di tolleranza per tutti gli altri edifici), e anche una riduzione delle ore di accensione per un massimo di 13 ore al giorno, nonché della durata del periodo di esercizio, che quest’anno a Milano durerà poco più di sei mesi, appunto dal 3 novembre 2022 al 7 aprile 2023.
RISCALDAMENTI MILANO, DATA ACCENSIONE: DOVE NON VALE IL POSTICIPO
L’ordinanza del comune di Milano si inserisce anche in un piano per la tutela e la qualità dell’aria, tenendo conto che gli impianti di riscaldamento ad uso civile rappresentano una parte molto rilevante dell’emissione di elementi inquinanti nell’atmosfera. Va ricordato che il posticipo dell’accensione del riscaldamento non è previsto negli ospedali, nelle case di cura, nelle residente per anziani e per minori, e nelle strutture per l’assistenza ed il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali.
Non rientrano anche le scuole materne, quindi gli asili nido, le piscine e le saune, che invece potranno già accendere il riscaldamento quando vorranno. Infine, ricorda ancora Il Giorno, esonerati gli impianti termici che utilizzano sistemi di riscaldamento a pannelli radianti incassati nell’opera murari e gli impianti di riscaldamento non alimentati a gas.