Usare il climatizzatore in inverno per il riscaldamento è la scelta più economica, il problema è che 9 italiani su 10 non lo sanno. Lo rivela una recente ricerca Ipsos, che evidenzia una scarsa consapevolezza sui benefici economici e ambientali del riscaldamento tramite il climatizzatore. L’80% dell’energia consumata dalle famiglie è costituita dal riscaldamento degli spazi, dal raffrescamento e dall’acqua calda sanitaria. Oltre ai costi economici, ci sono anche quelli ambientali. Il riscaldamento e raffrescamento degli immobili produce il 20% della CO2 immessa nell’atmosfera ogni anni, un valore superiore a quello del traffico veicolare. Ebbene, circa il 20% degli italiani non usa il climatizzatore in inverno, in quanto non sa che può essere usato anche per il riscaldamento. Invece, il 48% non la considera un’opzione adeguata per riscaldare la propria abitazione.



L’88% degli intervistati dichiara che l’uso del climatizzatore in inverno comporta un aumento dei costi. Ma la realtà è diversa, perché usandolo si riducono i costi in bolletta fino al 57%, grazie all’elevata efficienza energetica, rispetto alla caldaia a gas tradizionale. Inoltre, il climatizzatore riduce le emissioni di CO2 fino al 76%. Dalla stessa ricerca emerge inoltre che il 30% degli intervistati adduce una seconda motivazione: sostiene infatti di non usarlo poiché il comfort che offre non è ottimale (aria secca, calore momentaneo, temperatura non uniforme e flussi d’aria diretti). In realtà si possono mettere in pratica accorgimenti per evitare questi inconvenienti.



C’è dunque ancora poca consapevolezza sui benefici che possono derivare da un più ampio utilizzo del climatizzatore, sia in termini di risparmio in bolletta che in termini di sostenibilità ambientale.

Il 5 dicembre si è svolto a Milano un evento in cui è stato affrontato il tema della conciliabilità tra efficientemente energetico e risparmio, a cui hanno partecipato esperti di ENEA, Politecnico di Milano, Kyoto Club ed esponenti di Assoclima e Daikin. In questa sede sono stati presentati i risultati della ricerca Ipsos e ciascuno dei partecipanti ha presentato il proprio contributo sul tema.



CLIMATIZZATORE IN INVERNO: BENEFICI ECONOMICI E AMBIENTALI

Un recente studio di ENEA ha comparato in 5 città italiane i consumi di riscaldamento tramite caldaia a gas tradizionale o climatizzatore, tenendo conto di un appartamento di circa 100mq e a basso isolamento. Ipotizzando di usare il climatizzatore per il riscaldamento, il risparmio in valori assoluti per una famiglia sarebbe di 1.180€ a Cuneo, 955€ a Milano, 586€ a Roma, 533€ a Napoli e 308€ a Palermo. Quindi, si parla di un risparmio che va dal -46% per Cuneo al -57% di Palermo. Il Politecnico di Milano ha evidenziato che ciò è dovuto al fatto che una pompa di calore, rispetto ad una caldaia a gas tradizionale, richiede poco più di un quarto dell’energia per generare lo stesso risultato. Inoltre, i climatizzatori di ultima generazione consentono di monitorare i consumi in tempo reale tramite app, così da non avere alcuna sorpresa in termini di costi.

Servirebbe un cambio di passo, anche a livello culturale, per adottare il climatizzatore tutto l’anno, viste le ricadute positive su persone, consumi e costi in bolletta, ridotti in maniera tangibile, senza dimenticare il minor impatto ambientale di questa tecnologia. C’è poca consapevolezza anche a livello di sostenibilità, con convinzioni sbagliate che si riflettono anche sulla percezione dell’uso del climatizzatore. I dati della ricerca svelano che 7 intervistati su 10 ritengono che riscaldare le proprie abitazioni con il climatizzatore avrebbe un impatto ambientale peggiore o uguale rispetto al riscaldamento a gas, con un 11% che ritiene che sia addirittura molto peggiore. Invece, lo studio ENEA rimarca che, usando il climatizzatore, si riducono in modo considerevole le emissioni di CO2, dal 70% in meno di Cuneo al 76% di Palermo.

CLIMATIZZATORE E RISCALDAMENTO: I CONSIGLI DI DAIKIN

Visto che per 3 italiani su 10 lo scarso uso del climatizzatore per il riscaldamento è legato anche alla percezione di una qualità peggiore dell’aria prodotta che risulterebbe più secca, come la sensazione che il calore non duri a lungo, ci sono accorgimenti per ottimizzare il comfort. Infatti, Daikin suggerisce di tenere sempre a mente una serie di buone pratiche e consigli per poter sfruttare tutti i vantaggi connessi al climatizzatore anche durante i mesi più freddi. Ad esempio, per evitare la sensazione di aria secca, bisogna impostare la temperatura attorno ai 23°C e diminuire la velocità della ventola al minimo, anziché temperature più elevate usate di solito. Invece, per mantenere una temperatura sempre costante in tutti gli spazi di casa bisogna attivare l’oscillazione verticale e orizzontale delle alette del climatizzatore, così da garantire che l’aria arrivi in modo costante e lento in ogni punto della stanza riscaldata, uniformando la temperatura.

Cosa fare invece per non provare la sensazione di getti d’aria diretti? Per Daikin è sufficiente impostare la modalità notturna, che offre una buona portata senza però la percezione di flussi d’aria addosso e garantisce, allo stesso tempo, la massima silenziosità qualora si stia lavorando. Infine, l’app integrata permette di monitorare i propri consumi in tempo reale, di avere accesso a tutti i comandi, anche da remoto, e consente di usare gli assistenti vocali in casa per il massimo della comodità.