Secondo uno studio pubblicato su Nature Climate Change, il riscaldamento globale sarebbe iniziato addirittura nel 1860, quindi 80 anni prima di quanto pensassimo. All’epoca, stando a quanto sostengono i ricercatori, le temperature del pianeta erano già cresciute di 0,5 gradi centigradi. “Abbiamo dei dati alternativi sul riscaldamento globale”, sono le parole del geochimico della barriera corallina Malcolm McCulloch, presso l’Oceans Institute dell’Università del West Australia a Crawley, e autore principale dello studio.
“Sembra che le temperature siano state sottostimate di circa mezzo grado”. Il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC), si legge su Nature Climate Change, utilizza come periodo base per la misurazione delle temperature medie globali preindustriali il periodo 1850-1900, quando divennero disponibili appunto le prime registrazioni delle temperature della superficie marina effettuato a bordo delle navi. Ma secondo McCulloch le spugne marine possono fornirci indicazioni sulla temperatura già nel 18esimo secolo.
RISCALDAMENTO GLOBALE È INIZIATO PRIMA DEL 1860, LO STUDIO SULLE SPUGNE
Nel farlo assieme ai colleghi ha analizzato il rapporto fra stronzio e calcio presenti negli scheletri di carbonato di calcio di 300 anni, una specie di spugna molto simile al corallo che cresce al largo delle coste di Porto Rico, raccolta ad una profondità compresa fra i 33 e i 91 metri, nello strato misto oceanico: “La temperatura della superficie del mare può essere molto variabile in superficie”, afferma McCulloch. “Ma questo strato misto rappresenta l’intero sistema fino a un paio di centinaia di metri, ed è in equilibrio con le temperature nell’atmosfera”.
Ebbene, secondo le spugne raccolte, il pianeta avrebbe iniziato a riscaldarsi dalla metà degli anni ’60 dell’ottocento, ma di 0,5 gradi in più rispetto a quello sostenuto dall’IPCC: “Si tratta di un’enorme differenza” afferma McCulloch, visto che il Pianeta ha già superato la famosa soglia fissata da Parigi di 1,5 gradi, nel periodo 2010-2012, e si sta ora dirigendo verso i 2 gradi.
RISCALDAMENTO GLOBALE È INIZIATO PRIMA DEL 1860, IL COMMENTO DI KATE HENDRY
Secondo l’oceanografa chimica e biogeochimica marina Kate Hendry, del British Antarctic Survey di Cambridge, questi nuovi dati sono “un calice d’oro in termini di ricerca sul clima. Se vogliamo concordare obiettivi climatici, dobbiamo sapere su cosa stiamo basando tutto. Hendry in ogni caso sottolinea che si tratta di un approccio ancora agli albori, di conseguenza sarà necessaria una maggiore comprensione degli indicatori “prima di saltare a conclusioni molto forti”.
E ancora: “Ogni singolo indicatore della temperatura che abbiamo avrà problemi, avrà avvertenze, avrà limitazioni, quindi si tratta di mettere insieme il maggior numero possibile di questi elementi. Più pezzi diversi del puzzle riusciremo a mettere insieme, più saremo in grado di ricostruire queste differenze di temperatura”. Il gruppo di ricerca ha veriricato l’accuratezza dei dati sulla temperatura ricavati dalle spugne, confrontandole poi con i record delle temperature media globale dal 1964 al 2012 e “sono perfettamente in linea”, afferma McCulloch. Una scoperta che sicuramente avrà delle implicazioni.