Il riscatto di laurea potrebbe diventare gratuito. Si tratta della proposta avanzata da Pasquale Tridico, che intende in questo modo “incentivare i ragazzi a studiare, in un Paese in cui la percentuale di laureati è la più bassa in Unione Europea dopo la Romania”, come ha dichiarato lo stesso Tridico nel corso del Festival del Lavoro di Bologna. La possibilità di riscattare gratuitamente gli anni di studio potrebbe anche avere l’effetto di “anticipare l’età pensionabile, compensando l’ingresso differito nel mercato del lavoro a causa dei periodi di studio”.



Per il momento, è possibile riscattare la laurea in forma agevolata, versando 5.360,19€ per ogni anno di università, una cifra che è completamente deducibile ai fini fiscali. Le regole attuali consentono anche di rateizzare l’importo totale in 120 rate senza interessi, distribuite su 10 anni. Si tratta dunque di un vero e proprio investimento, che in alcuni casi può avere l’effetto di anticipare l’età di accesso alla pensione oppure di avere un assegno pensionistico più consistente.



Riscatto di laurea, quando conviene richiederlo

Rendere gratuito il riscatto di laurea potrebbe rivelarsi una decisione piuttosto onerosa per le casse dell’Inps, che stima il valore delle risorse necessarie in almeno 4 miliardi di euro. Come hanno stimato gli esperti di Smileconomy  per il Corriere della Sera, se fosse lo Stato a coprire i costi del riscatto degli anni di studio all’Università, allora la ricchezza netta della persona interessata a questo strumento aumenterebbe proprio grazie al denaro che non avrà versato per riscattare la propria laurea.

Nel caso in cui invece lo Stato si facesse carico solo figurativamente di questo riscatto, quindi conteggiando gli anni di studio nel calcolo dei contributi ma senza coprirli a livello monetario, allora tale ricchezza sarebbe pari a quella che si avrebbe riscattando la laurea di tasca propria, ricorrendo al riscatto agevolato. In alcuni casi, gli esperti di Smileconomy hanno anche evidenziato l’eventualità di vedere posticipato l’accesso alla pensione. Si tratta di un possibile effetto che dipende da numerosi fattori e che quindi può incidere in modi molto diversi a seconda del singolo lavoratore, sulla base per esempio dello stipendio netto percepito e dell’età in cui si è iniziato a versare i contributi.