Come sappiamo la nuova proposta di Pasquale Tridico è stata quella del riscatto gratuito della laurea visto che al momento è presente il riscatto agevolato che comunque costa dai 20 ai 22mila euro a seconda del richiedente.
Riscatto gratuito della laurea: cosa prevede la normativa attuale
Solo che l’attuale normativa prevede la possibilità del riscatto della laurea agevolato per i periodi che si collocano nel sistema contributivo a partire dal primo gennaio 1996. Per tutti coloro che invece hanno necessità di riscattare degli anni precedenti a questa data, dovranno accettare la liquidazione della pensione con il calcolo contributivo. Se dunque appartengono ad un sistema misto, dovranno accettare di migrare verso il nuovo sistema di calcolo.
Il riscatto agevolato della laurea ha un valore di riferimento ed è quello del minimale degli artigiani commercianti nell’anno di presentazione della domanda. Attualmente per riscattare un anno di corso di studi accademici è necessario versare all’INPS 5264,49.
Per il 2022 invece un richiesta di riscatto agevolato della laurea inoltrata entro il mese di giugno per quattro anni accademici costerebbe 21440,76 euro.
Esiste tuttavia anche il riscatto ordinario della laurea che però costerebbe cifre nettamente maggiori anche fino a 80mila euro e comunque relazionate all’età, al sesso e all’anzianità contributiva.
Riscatto gratuito della laurea: cosa prevede il modello tedesco
Chiunque volesse decidere di inoltrare la domanda di riscatto agevolato della laurea, dovrà farlo necessariamente sul sito INPS accedendo con le proprie credenziali spid, cie o cns. Sul sito dell’Inps Inoltre è presente un simulatore che consente di avere informazioni personalizzate.
La proposta di Tridico recupera quello che viene definito il modello tedesco, dove è stato istituito un sistema automatico per scattare gli anni di studi accademici oltre che gli ultimi due anni di scuola superiore. In Germania il periodo minimo di contribuzione è 35 anni.
Naturalmente è possibile anche riscattare i periodi di malattia, gravidanza, formazione professionale e disoccupazione oltre agli studi universitari.