Giorgio Sestili, fondatore della pagina Facebook “Coronavirus: Dati e analisi scientifiche“, segue l’andamento della pandemia fin dal suo esordio. Il fisico, intervistato da Huffington Post, si è espresso in maniera molto netta: “Il governo deve convincere la gente a vaccinarsi, con le buone o con le cattive. Altrimenti stra due mesi rischiamo di avere nuovamente le terapie intensive intasate e il numero dei morti covid tornerà sui 300 al giorno“. Secondo Sestili non si può escludere che questa quarta ondata riporti il numero dei decessi a tre cifre, come nel marzo 2020. L’esperto ha infatti spiegato: “I vaccini in questo momento stanno facendo la differenza rispetto alle ospedalizzazioni e alle manifestazioni gravi di sintomi. Anche se crescono i ricoveri e le terapie intensive, fortunatamente non stanno aumentando con lo stesso ritmo dei contagi. Questo perché una buona parte della popolazione è vaccinata e quindi pur contraendo il virus non sviluppa sintomi gravi. Ma abbiamo ancora tantissimi non vaccinati e gente che non ha intenzione di sottoporsi alle iniezioni, di conseguenza il rischio è che si tornino a intasare gli ospedali e potremmo avere un elevato numero di morti. Potremmo raggiungere nuovamente i 200/300 morti al giorno in un paio di mesi, nel periodo autunnale“.



Sestili: “Rischio centinaia di morti al giorno come a marzo”

Secondo Giorgio Sestili la pandemia “no, non è ancora finita. Ma l’anno scorso non avevamo i vaccini, oggi ci sono. Il punto è convincere l’intera popolazione a sottoporsi alle iniezioni, magari anche adottando misure impopolari. Bisogna convincere gli scettici, il governo deve trovare un modo, con le buone o le cattive. Il green pass è sicuramente utile, ma io sarei ancora più rigido. Servirebbe l’obbligo vaccinale per una serie di categorie esposte al pubblico, come medici, infermieri, insegnanti“. Sestili ha così descritto il momento attuale dell’epidemia: “Ormai i contagi in Italia crescono con un ritmo importante. Nell’ultima settimana sono aumentate del 50% rispetto alla precedente. In quelle successive all’Europeo abbiamo superato addirittura il 100%. Il tempo di raddoppio è di circa 7 giorni e l’ascesa non sembra cessare. L’Rt secondo le ultime stime dell’Istituto superiore di Sanità è dato a 1,57: un numero altissimo, che non vedevamo dall’inizio della seconda ondata“. Né si può credere che l’Italia sarà esentata dal rialzo dei casi visto ad esempio in Francia e in Germania, perché, spiega Sestili, “se c’è una cosa che ci ha insegnato il passato è che quello che succede ai tuoi vicini di casa, presto accadrà anche a te”. Infine, alla domanda su quando finirà questa ondata e che macerie lascerà se non si interverrà in maniera adeguata, Sestili risponde: “È impossibile dirlo. Prima si vaccina l’intera popolazione, prima ne usciremo“.

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