NOGURU – MILANO ORIGINAL SOUNDTRACK: C’è una band che più di tutte le altre rappresenta una certa idea di rock “milanese”. Questa band si chiama Ritmo Tribale e tra la fine degli anni Ottanta e per tutti gli anni Novanta ha realizzato album che hanno segnato in modo indelebile il sound di quell’epoca (e non solo) conquistandosi il ruolo di gruppo seminale e di culto nel panorama alternativo autoctono.

Il 2009 ha visto il ritorno di una delle due voci storiche del gruppo (assente da “Psycorsonica” del 1995) Stefano “Edda” Rampoldi che con il suo “Semper Biot” si è visto tributare da pubblico e critica un deciso bentornato sulle scene.

Il 25 settembre 2010 è uscito invece “Milano Original Soundtrack”, album realizzato dai restanti Ritmo Tribale con in aggiunta artisti quali Xabier Iriondo, chitarrista storico degli Afterhours, e Bruno Romani, sassofonista dei Detonazione: il nome della nuova band è NoGuru.

E chi si aspettava un ritorno annacquato, impalpabile e poco significativo si è dovuto fermamente ricredere.

In un momento storico del rock italiano dove scarseggiano lavori realmente identificabili “Milano Original Soundtrack” rappresenta un pugno nello stomaco: chitarre affilate come non mai, ritmi incalzanti,  inserti di sax disturbanti, rumori di fondo e quelle parole evocative, dure e lucide come sempre ci ha regalato Scaglia con i suoi testi.

 

I brani si susseguono come un unicum potente, frutto di un’urgenza umana e sociale di anni vissuti senza tirarsi mai indietro in una Milano metropoli reale (e non quella patinata  “da bere”).

Ieri è Un Altro Giorno e Fuoco Ai Pescecani non lasciano scampo con i loro riff essenziali e precisi di chitarra, gli inserti pericolosi di sax, il basso martellante e un ritmo ossessivo.

Tempo è una piccola elegia personale da ascoltare in silenzio e Amore Mutuo stabilisce la presa/pretesa di posizione nel quotidiano vivere di chi ancora non si è arreso, ma comprende la sconfitta.

Non Mi Passa ci lascia già in attesa del live al Club Tunnel di Milano il 21 ottobre dove potremmo scontrarci sotto il palco in un veloce punk cerebrale e di ampio respiro sonoro (ascoltate giovani rock-band emergenti!).

Il passato si fa inequivocabilmente oscuro presente nella cover Complications dei Killing Joke che Scaglia rilegge in una ben congegnata Complicato.

Altrettanto nero e allarmante è il primo anthem del gruppo Cammino Con Le Mani che esplodendo in un sound claustrofobico in area post-punk non accetta compromessi con gli avversari di sempre.

I Ritmo Tribale ci avevano abituato anche a quelle ballate che scalfivano pelle e cuore: ascoltare Il Deserto Degli Dei è come ritrovarsi immersi in quelle acque conosciute tra le onde di un mare dolente, ma pur sempre piacevole.

 

 

 

Infine i tre brani che rendono questo "Milano Original Soundtrack" qualcosa di ancora più prezioso e imperdibile: Neve è un tappeto elettrico, fluido e avvolgente dove il testo in poche immagini riporta agli occhi il vizio (e dannazione) di un’intera generazione; Mare Divano fa incontrare gli Area, i Ritmo Tribale e i Joy Division in quasi cinque minuti di pura tensione evocativa; infine l’ultimo brano dell’album Bassa Fedeltà in cui il rock in equilibrio “progressive” si dipana in un crescendo rumorista proprio sulla coda conclusiva.

I NoGuru non c’erano anche se praticamente esistono da venticinque anni e la loro musica anche se sembra vivere da sempre è nata per accompagnarci proprio in giorni come questi. E questo grazie alla perseveranza e il talento di questi amici ritrovati.

(Simone Nicastro)