Milano, Tunnel, club alternativo storico della città, arriva una delle band più in vista della scena indie mondiale. Dopo che il primo album “All Hours Cymbals” nel 2007 aveva fatto quasi gridare al miracolo, la seconda prova, già recensita su queste pagine circa un mese fa, ha diviso ampiamente il giudizio della critica musicale.
Questo nuovo tour è quindi un buon test per capire potenzialità e prospettive di una band che ha fatto dell’originalità il suo approccio più riconoscibile.
Alle 22.30 circa il gruppo sale sul palco e come brano di apertura sceglie The Children, lo stesso che dà inizio al nuovo album “Odd Blood”.
Dalla scelta della strumentazione sul palco e dall’impianto scenico si capisce che il concerto verterà in maniera preponderante proprio sull’ultimo lavoro confermando l’impressione che gli Yeasayer vogliono dare alla loro musica risvolti più dance anche dal vivo.
Quasi tutti i pezzi vengono infatti introdotti dal synth rimarcando un’atmosfera elettronica e questa scelta sembra premiare il risultato complessivo dello show quanto a impatto emozionale.
Com’era prevedibile nella formazione a cinque l’attenzione è catturata soprattutto dai due frontman nonché elementi di spicco del gruppo: Anand Wilder, chitarra e voce, lato “world” delle canzoni e Chris Keating, voce e synth, anima più indie della band.
Il pubblico impiega poche canzoni per scaldarsi e sulle note di O.N.E. e Ambling Alp dimostra di conoscere i due singoli del nuovo album perfettamente a memoria e soprattutto di avere voglia di muoversi in questo lunedì ancora decisamente troppo invernale.
La voglia di divertirsi dei cinque non fa perdere quella indubbia freschezza e ricercatezza ai pezzi più vecchi come in Wait For The Wintertime e nell’imperdibile Sunrise, resa ancora più solenne questa sera.
Anche Tightrope canzone presente nella compilation a scopo benefico “Dark Was The Night” lascia il segno con una interpretazione perfetta da parte di tutti i musicisti.
La band sembra piuttosto rodata nel mantenere la giusta tensione live anche quando i pezzi sono più rilassati e acustici: impressiona soprattutto la voce di Wilder che sembra arrivare direttamente dalle registrazioni dell’album.
Citazione infine per la resa live di Madder Red, una delle canzoni del nuovo album che secondo il sottoscritto cresce a ogni ascolto e qui conferma il suo perfetto gusto pop.
In ultima analisi non si può che applaudire la band di Brooklyn per il giusto equilibrio raggiunto in questo concerto dove la voglia di ballare si sposa con la possibilità di ascoltare comunque canzoni originali, complesse e “suonate”.
Vi lascio ricordandovi che sempre al Tunnel mercoledì 24 maggio ci sarà il ritorno sul suolo milanese dei The Notwist: ogni commento è superfluo, si può solo essere presenti.
(Simone Nicastro)