In Lombardia le riserve idriche del 2023 sono decisamente migliori rispetto ad un anno fa. Come comunicato da Regione, così come si legge su Lombardianotizie.online, al momento il deficit di riserve si assesta attorno al 21 per cento, mentre lo scorso anno di questi tempi era pari al 66 per cento. Si tratta quindi di una riserva decisamente superiore rispetto al valore che è stato registrato l’anno scorso e che attualmente è di circa 1.32 miliardi di metri cubi d’acqua, 200% rispetto ad un anno fa di questi tempi quando le riserve della Lombardia erano pari a 0,56 miliardi di metri cubi d’acqua (-760 milioni metri cubi).



A sottolinearlo è stato l’assessore regionale Massimo Sertori (Enti locali, Montagna, Risorse energetiche e Utilizzo risorse idriche), che ha spiegato: “Rispetto ad un anno fa, la situazione grazie agli apporti del mese di maggio e alla gestione parsimoniosa della risorsa attuata nei primi mesi del 2023, appare oggi complessivamente meno preoccupante, e corrispondente ad un grado di severità idrica bassa, con l’eccezione del bacino del fiume Serio, interessato però da lavori di manutenzione nell’invaso idroelettrico più capiente. È quindi parzialmente colmato il deficit delle riserve lombarde che, solo lo scorso aprile, risultavano ancora dimezzate rispetto alla media e inadeguate a sostenere la stagione irrigua, che invece ora sta proseguendo senza criticità”.



RISERVE IDRICHE REGIONE LOMBARDIA: IL PUNTO DELL’ASSESSORE SERTORI

L’assessore Sertori si è anche soffermato sulla particolare situazione del lago di Como, spiegando che: “Si è reso necessario coinvolgere anche per quest’anno i gestori degli invasi idroelettrici, al fine di sostenere le portate in ingresso al lago e quindi i livelli del lago, sostegno che è stato garantito fino alla fine di luglio (4 milioni di metri cubi al giorno). Parallelamente, gli utenti irrigui si sono impegnati a contribuire al mantenimento dei livelli del lago attraverso un uso parsimonioso della risorsa, con progressiva riduzione delle erogazioni dal lago”.



La crisi idrica che invece sembrava irrecuperabile sul lago di Garda è invece completamente rientrata, mentre sul lago d’Idro sono “in corso interlocuzioni con la Provincia Autonoma di Trento per la gestione coordinata degli invasi Alto Chiese nei primi 20 giorni di agosto”. L’assessore di regione Lombardia sottolinea che in prospettiva sarà necessario: “Proseguire con il lavoro ed il confronto congiunto, anche per l’individuazione degli interventi prioritari per garantire stoccaggio di risorsa, ottimizzare la gestione dell’acqua e consentire maggiore flessibilità al sistema irriguo. Ciò anche mediante la partecipazione a bandi governativi per ottenere i finanziamenti adeguati”.