Rishi Kapoor è morto: addio alla leggenda di Bollywood, scomparsa nelle scorse ore all’età di 67 anni. Dopo il lutto per il decesso di Irrfan Khan, il mondo del cinema piange uno degli attori simbolo del movimento indiano: Kapoor era malato di leucemia da diverso tempo e negli ultimi mesi ha dovuto convivere con alcuni problemi respiratori. A dare la conferma della sua scomparsa è stato il fratello Randhir Kapoor. Il volto di film come “Bobby” e “Mena Naam Joker”, a settembre era rientrato in India dopo un anno di cure negli Usa, mentre a febbraio era stato ricoverato in ospedale due volte per delle complicazioni. «Sono distrutto», il commento dell’icona di Bollywood Amitabj Bachchan, seguito dall’omaggio del collega Aamir Khan: «Oggi abbiamo perso uno dei più grandi: un attore fantastico, un uomo meraviglioso».



RISHI KAPOOR E’ MORTO: AVEVA 67 ANNI

La morte di Rishi Kapoor ha sconvolto la comunità indiana, anche il primo ministro Narendra Modi ha voluto ricordare il talentuoso attore: «Ricorderò sempre le nostre chiacchierate, anche quelle fatte sui social network: era un grande appassionato di film e si informava sui progressi dell’India». Rishi era l’ultimo di una grande dinastia di attori che hanno fatto le fortune di Mumbai, basti pensare al padre Raj Kapoor o al nonno Prithviraj Kapoor.



L’attore – l’ultima interpretazione risale nel 2016 in “Sanam Re” di Divya Khosla Kumar – ha recitato in oltre 90 lungometraggi ed ha raccolto numerosi riconoscimenti: basti pensare al National Film Award per la sua interpretazione in “Mera Naam Joker”, che ha segnato inoltre il suo debutto. Rishi Kapoor lascia la moglie Nitu Singh (che ha recitato in molti suoi film) e due figli: ricordiamo che Ranbir Kapoor è uno degli attori del momento nel mondo di Bollywood.

 

 

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