G7, intervento durissimo del premier inglese Rishi Sunak contro la Cina, parole che come commenta stamattina gran parte della stampa, potrebbero rappresentare una svolta di direzione nelle relazioni tra occidente e Pechino. Sunak ha dichiarato che “La Cina rappresenta una seria minaccia per la sicurezza globale” e ha aggiunto che “È assolutamente necessario ‘smarcarsi‘ da Pechino, i leader mondiali siano consapevoli della sfida sistemica che la Cina pone con atteggiamento autoritario“. Un avvertimento diretto principalmente agli altri capi di stato presenti come Joe Biden e Emmanuel Macron, ai quali il primo ministro Uk si è rivolto direttamente chiedendo collaborazione nel mantenere un atteggiamento di “tolleranza zero” nei confronti della coercizione economica e dell’espansionismo militare cinese.
La questione Cina è stata al centro dei temi trattati al vertice del G7 in Giappone, durante il quale tutti si sono mostrati allarmati dall’atteggiamento di posizione dominante da parte di Pechino nei confronti degli altri paesi occidentali. Sunak ha ribadito soprattutto la condanna dell’appoggio cinese a Putin, ma anche il mancato rispetto dei diritti umani e il problema della minaccia a Taiwan, sottolineando che “Le relazioni diplomatiche ed economiche andranno riviste“.
G7, Rishi Sunak accusa la Cina di “Pratiche maligne”
La posizione di opposizione dura contro la Cina del primo ministro inglese Rishi Sunak è stata appoggiata da tutti gli altri capi di stato presenti al G7, secondo quanto riporta il quotidiano Daily Mail, i leader hanno dichiarato la necessità di costruire una relazione costruttiva e stabile ma “Ciò potrà avvenire solo se la superpotenza comunista giocherà secondo le regole internazionali“. Una delle accuse fatte da Sunak a Pechino infatti, è stata proprio quella di affermare che “la Cina vuole imporre un nuovo ordine mondiale non seguendo le regole che altri paesi seguono“.
E proseguendo nell’intervento, il politico britannico ha anche dichiarato che “L’occidente non intende tagliare i ponti con la Cina, ma pur rispettando il suo ruolo nella comunità internazionale, avverte la necessità di staccarsi da una dipendenza economica della catena di approvvigionamento”. Il premier ha poi concluso con una dichiarazione di intenti chiara da parte della Gran Bretagna “Contrasteremo con tutti i mezzi tutte le pratiche ‘maligne’ attualmente perpetrate sull’economia e sulla sicurezza, come il trasferimento illegittimo di tecnologia e la divulgazione di dati“. Per evitare che la Cina “Distorca gli equilibri dell’economia mondiale“.